In Indonesia, le autorità hanno recentemente sviluppato una “app anti-eresie”. Quest’ultima consentirà alla popolazione di comunicare in maniera istantanea con le forze dell’ordine e di denunciare tempestivamente i “comportamenti devianti” rispetto all’Islam, religione maggioritaria nel Paese.
La nuova applicazione, scaricabile gratuitamente da Google Play Store, si chiama Smart Pakem ed è stata ideata dal governo al fine di permettere ai cittadini di presentare una denuncia alle forze dell’ordine senza più passare attraverso le lunghe procedure burocratiche previste dalla legge. Da oggi in poi, gli Indonesiani potranno infatti segnalare alla polizia le condotte “non ortodosse” grazie a un semplice “clic”. Gli atteggiamenti perseguibili saranno quelli contrastanti con le linee-guida in ambito comportamentale elaborate annualmente dall’Indonesian Ulema Council (Mui), organismo composto dalle principali autorità sunnite del Paese e incaricato di fornire pareri all’esecutivo riguardo ai rapporti tra Stato e confessioni religiose.
L’esecutivo ha presentato Smart Pakem come uno strumento utile a “rafforzare la collaborazione tra cittadini e autorità di pubblica sicurezza”. Nirwan Nawawi, portavoce del ministero della Giustizia di Giacarta, ha infatti affermato: “La nuova applicazione consentirà agli Indonesiani di comunicare con la massima facilità con le forze dell’ordine. L’attività di queste ultime, di conseguenza, verrà estremamente agevolata. Grazie a Smart Pakem, la polizia potrà infatti intervenire tempestivamente contro la diffusione di idee e comportamenti incompatibili con le regole elaborate dagli ulema.”
L’introduzione della “app anti-eresie” ha invece subito allarmato le associazioni per i diritti umani. Ad esempio, Andreas Harsono, esponente di Human Rights Watch, ha dichiarato: “In Indonesia, purtroppo, gli episodi di intolleranza nei confronti delle minoranze religiose non sono rari. L’applicazione ideata dall’esecutivo non farà nient’altro che incoraggiare la popolazione ad avanzare accuse sempre più gravi e diffamatorie nei confronti dei cristiani e delle altre confessioni non islamiche. A causa di Smart Pakem, nei prossimi mesi si moltiplicheranno processi-farsa, violenze e persecuzioni ai danni delle religioni minoritarie.
” Critiche all’iniziativa delle autorità sono state espresse anche da Bonar Tigor Naipospos, vicepresidente dell’ong Setara Institute for Democracy and Peace: “Smart Pakem è uno strumento pericoloso. Da oggi in poi, le autorità musulmane potranno sbarazzarsi delle minoranze religiose mediante un semplice clic.”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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