Ogni giorno, negli ospedali inglesi, si registrano quindici casi di mutilazioni genitali femminili. Al mese sono quasi cinquecento. È la scioccante denuncia dell’Health and Social Care Information Centre di cui parla l’Indipendent.
L’istituto ha condotto uno studio relativo a ottobre e novembre 2014, registrando (rispettivamente) 455 e 466 brutalità a danno del sesso femminile.
In Gran Bretagna la pratica dell'infibulazione è illegale dal 1985, ma in questi trent’anni la barbarie non si è fermata. Si stima che proprio il Regno Unito detenga il triste primato continentale delle mutilazione, dovuto alla forte presenza di donne con origine egiziana e sub-sahariana. Al momento, in Inghilterra, c’è un solo medico – Dhanuson Dharmasena – sotto processo per aver menomato i genitali di una donna al Whittington Hospital (nel nord di Londra).
John Cameron, numero uno del National Society for the Prevention of Cruelty to Childrenhead, ha commentato così, al Sunday Times, il rapport redatto dall’HSCIC: “È fondamentale che
tutti gli operatori sanitarsi siano addestrati per individuare i segni delle mutilazioni genitali femminili e che le ragazze vittime di questa brutale pratica siano supportate con un adeguato trattamento post-traumatico”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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