Dopo sette anni di lavoro, sette mesi di viaggio nelle spazio e sette minuti critici, che terranno la Nasa con il fiato sospeso, finalmente ci siamo: la sonda InSight atterra su Marte.
La missione della Nasa era partita il 5 maggio dalla base aerea di Vandenberg, in California. L'obiettivo della sonda InSight è quello di installare su Marte un sismometro, che rileverà i terremoti sul Pianeta Rossa e un sensore termico, inserito grazie a una scavatrice meccanica, che ne misurerà la temperatura interna e il flusso di calore. Per la prima volta, la sonda studierà le profondità di Marte, per capire come si sono formati i pianeti rocciosi, tra cui anche la Terra, cercando di svelare l'origine del sistema solare e della vita sul nostro pianeta.
Il progetto da 993 milioni di euro, ha visto impegnati anche i ricercatori italiani: uno dei sensori fondamentali per la guida della missione, infatti, è stato realizzato a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Il sensore serve a calcolare l'orientamento della sonda ed è in grado di monitorarla continuamente, con misurazioni ogni decimo di secondo.
L'atterraggio su Marte, però, sarà molto complicato: la velocità di ingresso nell'atmosfera del pianeta è di circa 20mila chilometri orari, che in meno di 7 minuti dovrà scendere a 5 chilometri.
Questi 7 minuti saranno i più critici: dalle 20.40 ora italiana, quando la sonda entrerà nell'atmosfera del Pianeta Rosso, alle 20.53, quando i segnali confermeranno l'atterraggio, InSight farà trattenere il fiato alla Nasa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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