Iran, precipita aereo civile ucraino: oltre 170 morti

Un aereo dell’Ukraine International Airlines si è schiantato nella periferia di Teheran poco dopo il decollo a causa di un "problema tecnico"

Iran, precipita aereo civile ucraino: oltre 170 morti

Un aereo civile ucraino è precipitato questa mattina a Teheran, in Iran, subito dopo il decollo dall’aeroporto internazionale Imam Khomeimi, provocando la morte di 173 persone (guarda la gallery). Lo ha confermato alla televisione iraniana un portavoce della Mezzaluna islamica. L’agenzia Tasnim parla invece di 179 vittime: 147 iraniani e 32 stranieri.

Stando quanto riferito da Adnkromos, secondo i media russi il Boeing 737-800 dell’Ukraine International Airlines era partito intorno alle 5 del mattino ora locale dalla capitale dell’Iran ed era diretto a Kiev, in Ucraina. Una volta decollato, il velivolo è caduto in un campo situato nella periferia di Teheran (guarda il video).

Le cause dell'incidente

Le autorità iraniane aeroportuali Fars hanno parlato di un incidente e hanno escluso ogni possibile collegamento alle tensioni militari in corso con gli Stati Uniti. Successivamente, citando le stesse fonti iraniane, Bloomberg ha riferito che a causare lo schiando del Boeing sarebbe stato un incendio al motore. Al momento è dunque questa la motivazione più probabile nonché causa della tragedia.

L’ambasciata ucraina a Teheran ha ribadito che l’aereo passeggeri non è stato abbattuto. In una nota, la sede diplomatica ha dichiarato che “secondo le informazioni preliminari, l'aereo si è schiantato a causa di un guasto al motore per motivi tecnici. La possibilità di un attacco terroristico o di un attacco missilistico può attualmente essere esclusa”.

Un funzionario del ministero iraniano dello Sviluppo Urbano, Qassem Biniaz, ha riferito all’agenzia stampa dell’Iran che un motore dell’aereo avrebbe presto fuoco e il pilota non sarebbe stato in grado di riprendere il controllo del mezzo. Il Boeing, sempre secondo la sua ricostruzione, avrebbe inoltre lasciato l’aeroporto di Teheran alle 6:12 di mercoledì e perso ogni contatto alle 6:14.

Il quotidiano inglese Guardian ha sottolineato che il Boeing caduto, pur utilizzando un software diverso, faceva parte della "stessa famiglia" del 737 Max, cioè lo stesso aereo di linea della società statunitense che nel corso dell’ultimo anno è stato coinvolto in due gravi incidenti, in Indonesia ed Etiopia.

Ricordiamo che la Ukraine international Airlines (Uia), oggi di proprietà di tale Igor Kolomoisky, un influente oligarca ucraino vicinissimo all’attuale presidente in carica Volodymyr Zelensky, è stata creata nel 1990 come compagnia area nazionale dell’Ucraina.

La Uia ha inoltre annunciato la sospensione di tutti i voli verso Teheran "fino a data da destinarsi".Questo il comunicato stampa emesso dalla stessa compagnia: "Le nostre più sentite condoglianze ai parenti delle vittime: faremo il possibile per sostenere al meglio le famiglie". L'aereo era inoltre stato costruito nel 2016 ed era stato ricevuto dalla Ukraine international Airlines direttamente dalla fabbrica Boeing. L'ultima manutenzione tecnica del velivolo risale allo scorso 6 gennaio 2020, cioè ad appena due giorni fa.

A proposito di Zelensky, il leader ucraino ha cancellato la sua visita ufficiale in Oman per “rientrare urgentemente a Kiev” e seguire la triste vicenda.

Nel frattempo la U.S. Federal Aviation Administration ha vietato tassativamente a tutti i voli commerciali di entrare nello spazio aereo iraniano ed iracheno.

La decisione è scaturita dopo il lancio di missili all’indirizzo delle basi militari americane situate in Iraq. La giustificazione sarebbe quella di evitare il “rischio” di “possibili errori di calcolo e di identificazione” nel caso in cui Teheran dovesse lanciare ulteriori missili.

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