L'isis ha pubblicato una nuova rivista dal nome emblematico. Si chiama "Rumiyah" che in arabo significa "Roma".
L'obiettivo del magazine è quello di reclutare nuovi terroristi in Occidente, i cosiddetti lupi solitari. All'interno ci sono infatti quattro pagine sulla morte del jihadista australiano libanese Abu Mansur. Il militante ha vissuto a lungo in Australia e si è poi trasferito in Medio Oriente dove ha perso la vita in una operazione militare contro il nemico. La rivista ricostruisce i suoi spostamenti, i primi legami con al Nusra e quindi il passaggio nelle file dello Stato islamico. Un ricordo che si chiude con un’esortazione ai simpatizzanti australiani, rimasti all’interno dei loro confini, ad attaccare nelle strade di Brunswick, Broadmedow, Bankstown e Bondi: "Pugnalateli, sparategli, avvelenateli e travolgeteli con il vostro veicolo".
In un altro articolo i jihadisti giustificano l'uccisione dei non musulmani, avvalendosi dei pareri di esperti e religiosi. Il testo è accompagnato dall’immagine di un fioraio britannico, anche lui indicato come un possibile target. Un bersaglio che si aggiunge ad una lista molto varia: il soldato e il non combattente, l’uomo d’affari e l’impiegato, l’anziano e il contadino, il vescovo e il prete. Qualsiasi miscredente va colpito. A accezione però di donne e bambini. Il loro sangue non va sparso ma secondo gli estremisti è preferibile usarli come schiavi.
La nuova
pubblicazione si va ad affiancare alla rivista di propaganga utilizzata fino a questo momento e cioè "Dabiq", che prende il titolo da una località della Siria settentrionale. Il magazine è nato nel luglio 2014.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.