Si infiamma lo scontro fra Israele e Autorità nazionale palestinese (Anp). Il governo israeliano ha annunciato che congelerà 140 milioni di dollari dalle tasse riscosse per conto dell'Anp a causa dei pagamenti che l'Autorità effettua a benefico alle famiglie dei detenuti o di persone implicate in attacchi contro cittadini israeliani.
L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la misura al termine di una riunione con i vertici della sicurezza dello Stato ebraico. Secondo le prime informazioni, la cifra di mezzo miliardo di shekel corrisponde a quella che, secondo Israele, l'Anp ha versato nel 2018 a prigionieri, ex detenuti e alle rispettive famiglie.
Il 7 luglio scorso, il parlamento di Israele ha approvato una legge che richiede al ministero della Difesa di informare il gabinetto di sicurezza su tutti i pagamenti dell'Anp per "assistenza sociale ai terroristi e alle loro famiglie". Una volta saputo l'ammontare, la legge permette il congelamento delle tasse pari all'ammontare calcolato.
I palestinesi hanno da subito accusato lo Stato ebraico di aver emanato una legge completamente illegittima.
E oggi, come riporta Tgcom24, "il primo ministro palestinese Rami Hamdallah ha definito 'una dichiarazione di guerra' la decisione di Israele contro l'Anp". "Una decisione che arriva nel contesto della punizione collettiva contro il nostro popolo", ha concluso Hamdallah. E la tensione è destinata a crescere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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