Un progetto multimilionario per raddoppiare la popolazione ebraica che vive sulle alture del Golan. Nel corso di una seduta straordinaria del consiglio dei ministri tenuta nel kibbutz Mevo Hama, il premier israeliano Naftali Bennett ha annunciato i dettagli del piano che seguirà il governo da lui presieduto.
Il piano di Bennett
Dopo aver ricordato il riconoscimento degli Usa della sovranità israeliana sul Golan, compresa e l'indicazione dell'amministrazione Biden che non intende ritornare su quella decisione, e i dieci anni di guerra civile in Siria, il leader israeliano ha spiegato che "ogni persona comprende ormai che occorre preferire alture tranquille, verdi e prosperose sotto Israele che non ogni altra alternativa". Il governo approverà quindi un piano da un miliardo di shekel (317 milioni di dollari, circa 285 milioni di euro) per lo sviluppo delle alture del Golan.
Circa la metà dei fondi sarà destinata alla pianificazione e all'edilizia abitativa, mentre il resto sarà destinato al miglioramento della qualità della vita nell'area, compresi il potenziamento dei trasporti e dei servizi medici. Bennett ha inoltre precisato che la città israeliana di Katzrin (circa 7.000 abitanti) sarà estesa con due nuovi quartieri. Saranno altresì creati due nuovi insediamenti ebraici: Assif e Meitar, ciascuno dei quali avrà 2.000 alloggi. Ingenti fondi saranno poi investiti per fare del Golan il centro principale di energia verde in Israele. "Vogliamo trasformare il Golan in una zona dinamica e prosperosa, che attragga le giovani coppie", aveva spiegato il premier nei giorni scorsi.
Le alture del Golan
Il quotidiano Israel ha-Yom ha anticipato che Israele progetta di raddoppiare la popolazione ebraica del Golan con l'aggiunta di 23 mila persone. Oggi in quest'area risiedono circa 25 mila israeliani ed altrettanti drusi di origine siriana. Dal 1981, quando Israele ha esteso la propria legislazione al Golan, essi hanno diritto a richiedere carte di identità israeliane. Israele ha occupato il Golan nella guerra dei sei giorni (1967) e nel 1981 vi ha esteso a propria legislazione. Nel 2019 gli Usa hanno riconosciuto il Golan quale parte integrante di Israele.
Bennett ha aggiunto che una delle circostanze che hanno influito sulla decisione odierna è legata anche alla crisi del Covid "che ha mostrato a molti israeliani che non è obbligatorio vivere nel centro del Paese e che è possibile anche lavorare da casa". A costoro il governo offrirà infrastrutture adeguate. Il premier ha notato infine con compiacimento che la decisione di estendere gli insediamenti sul Golan è stata approvata tanto dai ministri di destra quanto da quelli di sinistra.
"Il Golan non è più in discussione. In Israele c'è un consenso che va dalla destra alla sinistra, ossia che il Golan è nostro", ha concluso lo stesso Bennett. Che, nel frattempo, deve fare i conti con la recrudescenza della pandemia di Covid. Il governo ha ordinato 100.
000 pillole antivirali Paxlovid di Pfizer contro il Covid, secondo quanto si legge sul Guardian. La Tv Channel 12 ha riferito che lo stesso premier ha chiuso l'accordo in una conversazione telefonica con il Ceo di Pfizer, Albert Bourla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.