Il ministero della difesa di Israele ha avviato attraverso il Research and Development Bureau un programma di sviluppo per veicoli blindati a guida autonoma. Il progetto che fa parte di un'attività globale che coivolge mezzi aerei e navali, sottomarini compresi, con la prospettiva di eliminare il 90% degli uomini nelle missioni.
Infatti visti gli enormi passi avanti compiuti nel settore della guida autonoma e del controllo a distanza, si arriverà presto a una vera e propria rivoluzione della attività militari e non solo. Alcuni di questi progressi ahnno portato alla sviluppo, dopo 5 anni di lavoro, alla versione definitiva del primo UGV (unmanned ground vehicle). Presentato nell'ambito di un convegno internazionale dedicato a questi temi, potrà essere impiegato massicciamente nel 2025 in attività di controllo dei confini e degli obiettivi sensibili.
Il mezzo grazie all'assenza dello spazio destinato al pilota ed all'equipaggio potrà essere più leggero e meno costoso, senza però rinunciare alla blindature che andranno a proteggere i sensori e sistemi di controllo dell'ambiente esterno. Questi, infatti, saranno la chiave di volta che permetterà la sorveglianza a distanza di territori pericolosi e in condizioni proibitive
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