Attaccato un convoglio israeliano. Hezbollah: "I sionisti nel mirino"

Feriti nove soldati, morto casco blu. Pochi giorni fa raid ha ucciso miliziani sciiti e comandante dei pasdaran

Un trasporto militare israeliano diretto a nord
Un trasporto militare israeliano diretto a nord

Postazioni dell'artigleria siriana, nelle aree sotto il controllo del governo di Damasco, nel mirino dell'aviazione israeliana, che ha risposto così ai razzi che ieri sono piovuti sulle alture del Golan, l'area smilitarizzata che segna il confine tra i due Paesi.

"Non tollereremo nessuno sparo contro il territorio israeliano né violazione della nostra sovranità e risponderemo in modo energico e con determinazione", ha messo in chiaro il ministro della Difesa, Moshe Yaalon. I colpi arrivati ieri sul Golan hanno costretto Israele a evacuare la località sciistica del monte Hermon.

Da che è iniziata la guerra civile in Siria, Israele è stato accusato più volte di avere colpito convogli d'armi destinati alle milizie libanesi, che con l'Iran sostengono il presidente Bashar al-Assad. Le autorità non hanno ufficialmente confermato, né smentito con grande chiarezza, le operazioni militari.

La tensione al confine israelo-siriano resta alta, dopo che una decina di giorni fa un raid aereo aveva ucciso un generale dei pasdaran iraniani, Mohammed Allahdadi ed alcuni membri di Hezbollah, tra i quali si trovava anche Jihad Mughniyeh, figlio dell'ex leader militare Imad.

Il portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, aveva messo in chiaro che gli Stati Uniti non voglio "un'escalation della situazione" e chiesto di rispettare il patto del 1974 che stabilì la linea del cessate il fuoco tra Israele e Siria.

Dopo l'uccisione di Mughniyeh, i cui funerali sono poi stati celebrati a Beirut, e dell'uomo delle Guardie della rivoluzione di Teheran, Hezbollah e gli iraniani aveva minacciato ritorsioni contro Israele.

Proprio oggi le milizie sciite hanno rivendicato un attacco contro un convoglio israeliano nella zona della Fattore di Shebaa. I media del gruppo dicono che a portarlo è termine è stato il gruppo dei "Martiri liberi di Qunaytra" e che l'obiettivo erano "ufficiali e soldati sionisti".

Sei militari israeliani sono rimasti feriti e uno, secondo la stampa, sarebbe in condizioni gravi.

Un casco blu delle Nazioni Unite, di nazionalità spagnola, è stato ucciso nel Libano meridionale, in circostanze che al momento non sono ancora chiare. Il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha chiesto una "risposta spropositata" all'attacco.

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