È ancora polemica, negli Stati Uniti, sui monumenti considerati simbolo di oppressione. Questa volta è a New York che si concentra la protesta, con la comunità italo-americana che ha scelto di boicottare il Columbus Day, giorno che ricorda l'arrivo in America dell'esploratore nel 1492.
La poemica tra la comuntà e il sindaco Bill de Blasio - anche lui di origini italiane - è sorta quando il primo cittadino democratico ha istituito una commissione per valutare se e quali monumenti della città debbano essere rimossi, come già accaduto a molti dedicati ai sudisti altrove, includendo anche le statue di Colombo, accusato di essere "un genocida".
Finito nella "lista nera" anche l'esploratore, la comunità ha fatto sentire la sua voce, accusando il sindaco di rinnegare le sue origini e di essere un "falso italiano".
Ad agosto il monumento a Colombo nel Queen era già stato vandalizzato e dal consiglio comunale era arrivato il suggerimento di rimuovere la statua di Columbus Circle.A Los Angeles, poi, il Columbus Day è stato cancellato con appena un voto contrario in consiglio comunale,
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