"Non ci sono conflitti di interesse" nella Commissione europea. Il presidente Jean Claude Juncker l'ha detto questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles per rispondere ad alcune delle domande emerse dal cosiddetto "LuxLeaks".
L'ex premier del Lussemburgo ha replicato così ai dubbi di chi vedeva un potenziale problema nelle indagini avviate sul rispetto delle regole sugli aiuti di Stato, considerato il regime fiscale favorevole applicato nel Granducato, che ha guidato, e su cui sono emersi di recente documenti riservati.
"Non capisco i giornali che scrivono cose come 'Juncker contro Juncker'", ha detto il presidente della Commissione, aggiungendo che "le decisioni fiscali sono prassi consolidata, sono
dichiarate legali purché non discriminatorie, e questo le leggi del Lussemburgo lo prevedono". Ha poi messo l'accento sul fatto che in Europa ci sono "norme divergenti", e "una armonizzazione fiscale insufficiente".
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