La sua idea era sempre stata quella di unirsi al jihad, non necessariamente in Siria o in Iraq. E per realizzare il suo desiderio Samy Amimour, uno degli attentatori suicidi del Bataclan, aveva iniziato ad addestrarsi con due conoscenti.
Amimour, che fino al 2012 aveva lavorato con la Ratp (Régie autonome des transports parisiens) come autista di autobus a Parigi, nello stesso periodo aveva iniziato a frequentare l'Associazione nazionale di tiro della polizia, un poligono fondato - e frequentato - da ex poliziotti, ma anche da agenti in attività.
I nuovi dettagli sull'uomo, nato a Parigi nel 1987, arrivano dall'emittente I-Tèlè, secondo cui all'epoca Amimour voleva andare in Pakistan o nello Yemen. Aveva in mente probabilmente di unirsi da foreign fighter ai ranghi di al-Qaida, perché allora di Isis ancora non si parlava e il gruppo di al-Baghdadi non era che una formazione locale, ben lontana da quell'espansione che inizierà nel 2014.
Al poligono Amimour ci andava con due amici di Drancy, Charaffe El Mouadan e Samir Bouabout. Aveva anche acquistato equipaggiamenti e kit di sopravvivenza e partecipato a collette per finanziare i miliziani. Non è difficile capire come abbia potuto frequentare l'associazione. All'epoca per iscriversi bastavano la maggior età e il versamento di una quota di 130 euro.
Dopo un primo stage, Amimour andò avanti a frequentare il poligono. Pagò i 260 euro necessari, e con un casellario pulito e una certificazione medico-attitudinale non ebbe problemi a continuare ad addestrarsi.
Era finito poi in Siria e a giugno 2014 il padre era partito per andare a riprenderselo a Manbij, roccaforte dell'Isis a neppure un'ora dalla città di Kobane. Il 13 novembre si è fatto esplodere al Bataclan insieme ad altre due persone, provocando la morte di 89 persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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