Quell'attacco francese all'Italia: "Dovevano scegliere chi curare"

Il premier francese attacca l'Italia per i triage: noi italiani saremmo stati costretti a scegliere chi curare, mentre in Francia non sarebbe accaduto

Quell'attacco francese all'Italia: "Dovevano scegliere chi curare"

Triage di guerra. Un'espressione che in questi mesi abbiamo imparato a conoscere. Significa, in sintesi, essere costretti a scegliere chi curare. Di solito, nei triage di quel tipo, si procede su base anagrafica: dal più giovane al più anziano. Un paziente trentenne viene preferito ad un sessantenne. Ma un paziente ventenne viene preferito ad un paziente trentenne e così via. La Francia ha in qualche modo accusato l'Italia di essere arrivata al punto di dover selezionare le persone cui garantire le cure, a scapito di altre.

L'attacco - una vera e propria boutade nel corso di un quadro pandemico senza eguali per la velocità della diffusione dei contagi su scala planetaria - è arrivato dal premier transalpino Edouard Philippe, che ha utilizzato l'esempio dell'Italia per operare un distinguo sulla tenuta del sistema sanitario d'Oltralpe. Come se la Francia, insomma, se la fosse cavata meglio di noi. Edouard Philippe non ne ha parlato in conferenza stampa, ma durante un seduta dell'Assemblea nazionale.

Il premier francese ha insomma difeso la sua gestione, e quella delle strutture sanitarie francesi, tirando in ballo le nostre prestazioni e le nostre presunte falle sistemiche: "Il sistema italiano ha dovuto fare il famoso e terribile triage dei pazienti da ammettere in rianimazione. Questo non è avvenuto in Francia perché il nostro sistema ha resistito, probabilmente perché aveva un po' più di tempo per adattarsi rispetto a quello dei nostri amici italiani". Almeno una differenza dovuta al fattore temporale, insomma, è stata riconosciuta.

La Francia ha avuto talmente tanto spazio temporale per poter intervenire da garantire persino il regolare svolgimento delle elezioni municipali. Mentre i francesi votavano, l'Italia era già stata sigillata mediante il lockdown. Il presidente Emmanuel Macron è stato criticato anche da medici per la scelta di far votare comunque i cittadini. Seicento operatori sanitari, poi, hanno duramente contestato l'operato dello stesso Philippe e del governo, tanto da chiedere l'apertura di un'inchiesta: queste persone, i seicento, sono convinte che Philippe abbia reagito in ritardo. E che l'esecutivo parigino avesse da tempo contezza dell'imminente arrivo del Covid-19.

Queste accuse, però, rischiano di passare in secondo piano. C'è sempre la possibilità di guardare al peggio, magari centrando l'attenzione su situazioni più tragiche di quella vissuta Oltralpe.

L'Italia, fino a poche ore fa, guidava la classifica dei decessi dovuti al Covid-19 in Europa. Qualche ora fa, però, l'Italia è stato superato dalla Gran Bretagna, che è divenuta prima in questa tristissima statistica con 32 mila persone decedute dopo essere state contagiate dal nuovo coronavirus.

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