"L'Austria non lasci l'Ue": l'ultima giravolta dei nazionalisti

Il leader nazionalista (e probabile futuro presidente dell'Austria) Norbert Hofer si rimangia la parola: "Un'uscita dalla Ue sarebbe un danno per il Paese"

"L'Austria non lasci l'Ue": l'ultima giravolta dei nazionalisti

L'Austria non voterà per uscire dall'Europa. Lo ha dichiarato il candidato nazionalista alla presidenza della repubblica Norbert Hofer, che pure fino a pochissimo fa si era fatto alfiere di un referendum per una "Brexit" in salsa alpina. O, come già era stata ribattezzata, una Auxit.

Il leader dei populisti di destra dell'Fpo - favorito alle elezioni presidenziali del 2 ottobre prossimo - aveva rilasciato un'intervista al quotidiano viennese Osterreich in cui difendeva la necessità di una consultazione popolare per decidere sulla permanenza dell'Austria nell'Unione Europea. Eppure dopo pochi giorni Hofer ha compiuto un'inversione a U con i fiocchi e ha concesso una nuova intervista - questa volta alla testata conservatrice Die Presse - per sosenere esattamente il contrario: un'uscita dalla Ue "danneggerebbe" il Paese.

Certo, spiega che un referendum potrebbe rappresentare comunque una valida alternativa in caso che la Ue non abdicasse alle proprie politiche centraliste e poco rispettose delle autonomie nazionali, ma si tratta comunque di una retromarcia che ha del sensazionale.

Un cambio di rotta radicale in appena due settimane che ha sorpreso molti. Eppure si tratta di giorni che hanno cambiato il volto dell'Europa. Prima, il 23 giugno, la clamorosa scelta dei britannici di divorziare da Bruxelles. Poi la decisione della Corte suprema austriaca di fare ripetere il ballottaggio per le elezioni presidenziali, che a maggio avevano visto vincitore il candidato dei verdi Alexander Van Der Bellen.

L'antieuropeismo e la democrazia diretta sono da sempre fra i punti forti del programma dell'Fpo.

Tuttavia Hofer ha scelto di adottare una linea più moderata, probabilmente per dare della propria candidatura un'idea più "rassicurante" e moderata. Sta di fatto che - a meno di un ennesimo cambio di programma - il referendum sulla "Auxit" non s'ha da fare.

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