Dopo il voto Puigdemont vuole tornare ma rischia le manette

A gennaio si insedierà il nuovo governo locale, ma lui rischia di finire in manette

Dopo il voto Puigdemont vuole tornare ma rischia le manette

Il mandato d'arresto europeo è stato revocato di recente, ma diversa è la questione per Carles Puigdemont se dovesse decidere di fare ritorno in Spagna, dove già il suo maggiore alleato Oriol Junqueras ha dovuto festeggiare il risultato delle ultime elezioni in stato d'arresto.

L'ex presidente delle Generalitat catalana, che è uscito trionfante dalle ultime elezioni, nonostante un exploit degli unionisti di Ciudadanos che li ha incoronati come primo partito di Catalogna, ha già chiesto nei giorni scorsi un incontro al premier Mariano Rajoy e ora da Bruxelles, dove è fuggito dopo il referendum di ottobre, si dice disposto ad accogliere qualsiasi proposto venga fatta da Madrid.

Già dopo le elezioni Puigdemont aveva chiesto un incontro a Rajoy, il quale si era detto disposto ad aprire un confronto, ribadendo però che Madrid avrebbe dovuto confrontarsi sul futuro della Catalogna non con lui, ma piuttosto con gli unionisti.

Per il 23 gennaio prossimo è attesa l'inaugurazione del parlamento locale, ma stanti cose

le cose il leader di JuntxCat potrebbe non esserci. "Se non mi viene permesso di insediarmi come presidente sarà una grande anomalia per il sistema democratico spagnolo", ha detto oggi. Ma potrebbero scattare le manette.

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