"L'F-35 costa troppo". Ora l'America ordina il riesame sull'aereo

Il ministro della Difesa di Trump chiede chiarezza sui prezzi e le prestazioni

"L'F-35 costa troppo". Ora l'America ordina il riesame sull'aereo

Trump aveva criticato gli alti costi dei caccia 'stealth' F-35, e adesso sugli aerei della Lockheed Martin si abbatte la scure del segretario alla Difesa, l'ex generale James Mattis. Il Pentagono ha dato notizia che Mattis ha ordinato una revisione del programma da 400 miliardi di dollari e che un'analoga revisione è stata disposta al piano da 4 miliardi di dollari della Boeing per realizzare un nuovo e ultratecnologico 'Air Force Onè, l'aereo presidenziale. Quella degli F-35 "è un'acquisizione critica che richiede una valutazione accurata per la riduzione dei costi relativi al programma", scrive Mattis nel suo ordine. La supervisione della 'spending review' è stata affidata al vice segretario alla Difesa, che avrà il compito non solo di "ridurre significativamente i costi" ma anche di verificare che i nuovi jet, da circa 100 milion di dollari l'uno, rispondano effettivamente alle esigenze militari statunitensi. Gli F-35 verranno, a tal fine, confrontati con gli F-18 Super Hornet costruiti dalla Boeing per valutare se questi ultimi, di costo assai minore, possano soddisfare ugualmente le necessità della difesa Usa. In dicembre, Trump aveva criticato duramente i programmi degli F-35 e del nuovo 'Air Force Onè e aveva incontrato i vertici di Lockheed Martin e Boeing per cercare di ottenere uno 'scontò. "I costi del programma F-35 sono fuori controllo. Miliardi di dollari possono e devono essere risparmiati nelle forniture militare, come in altri settori", aveva scritto allora Trump su Twitter. Alla notizia della decisione di Mattis, il titolo della Lockheed è affondato in Borsa, passando repentinamente da +1% a -1%. In calo anche Boeing, che ha ceduto lo 0,9%. (

In un comunicato Lockheed ha salutato come "benvenuta" la revisione disposta dal Pentangono e ha sottolineato che i costi potrebbero essere ridotti che il programma si modellasse su base poliennale in modo da consentire economie di scala nell'acquisto delle componenti. L'azienda ha anche affermato di essere "fiduciosa che un'analisi obiettiva mostrerà che gli F-35, con la tecnologia d'avanguardia 'stealth' e i loro sensori, sono i caccia che possono rispondere all'esigenza di superiorità aerea del 21esimo secolo, delle nostre come di tutte le forze armate". I caccia sono infatti muniti di un sofisticato sistema di sensori che offre al pilota una quantità senza precedenti di informazioni. Il ceo della Lockheed, Marillyn Hewson, in conference call con gli analisti finanziari ha assicurato che non è prevista alcuna compressione dei profitti: "Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni sulla sostenibilità del programma. Si tratta solo di capire come ridurne i costi oggi e in futuro", ha affermato Hewson.

Il programma sottoposto a revisione prevede la forniture al Pentagono di 2.450 F-35, dei quali 200 sono stati già acquistati dalle forze armate. Gli aerei sono stati venduti anche a Israele, che ne ha già ricevuti due in dicembre.

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