L'imam di Colonia: "Gli stupri colpa del profumo delle vostre donne"

Per Sami Abu-Yusu, imam della moschea Al Tawheed, la colpa delle violenze non è da imputare agli immigrati, ma al profumo delle donne: "Con i loro abiti e profumi hanno gettato benzina sul fuoco"

A volte basterebbe mantenere la decenza del silenzio. Invece l'imam della moschea di Colonia è voluto tornare sui fatti della notte di Capodanno, sugli stupri ai danni delle donne tedesche ad opera di centinaia di immigrati. La guida religiosa ha voluto dire la sua. Anzi, ha deciso di "difendere" i profughi stupratori. Secondo Sami Abu-Yusu, imam della moschea Al Tawheed, infatti, la colpa delle violenze non è da imputare agli islamici e immigrati, ma al profumo delle donne. Avete capito bene. Al loro profumo: in pratica se una donna europea decide di comprarsi un buon profumo e ha la "folle" idea di indossarlo, dovrà sapere che in questo modo istiga gli uomini a violentarla.

Al momento le denunce di moltestie sono salite a 521, tra cui si contano anche tre stupri. Ma la colpa, dice l'imam, non è di chi non rispetta le regole europee, di chi considera le donne poco più di un oggetto. Ma delle ragazze, accusate di vestire troppo all'occidentale e di essere troppo poco consone ai dettami dell'islam. "Gli eventi di Capodanno - ha detto l'imam in un'intervista rilasciata ad una tv russa e ripresa dal Daily Mail - sono colpa delle donne, perché erano seminude e indossavano il profumo". "Non mi stupisce che gli uomini le abbiano attaccate - aggiunge - Vestire così è come gettare benzina sul fuoco".

La moschea salafita guidata da Sami Abu-Yusu è

stata più volte messa sotto osservazione dalla polizia tedesca. Nel frattempo le forze dell'ordine di Berlino stanno indagando su 21 sospetti, di cui 8 agli arresti, accusati di furto e molestie nella notte di San Silvestro.

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