L'Iran ha reso noto il sequestro di una petroliera straniera nel Golfo Persico. Secondo la versione di Teheran la nave stava "contrabbandando carburante nel Golfo". A renderlo noto è stata la tv di Stato della Repubblica islamica che ha confermato le ipotesi avanzate dal Pentagono riguardo il coinvolgimento della Guardia rivoluzionaria iraniana in quella che ormai è una nuova "Guerra delle Petroliere".
"Una nave straniera che contrabbandava un milione di litri di carburante nell'isola di Lark, nel Golfo Persico, è stata sequestrata", hanno riferito le fonti iraniane. Durante l'operazione sono stati fermati i 12 membri dell'equipaggio. La nave, del quale non viene menzionato né nome né bandiera, è stata sequestrata domenica. Poco dopo la mezzanotte di sabato, orario nel quale è letteralmente "scomparsa" la petroliera Mt Riah. Questo sequestro, che potrebbe anche riguardare una nave diversa dalla Riah, può essere considerato una risposta di Teheran al sequestro della super-petroliera Grace 1: fermata il 4 luglio mentre attraversava lo stretto di Gibilterra diretta in Siria con la medesima accusa di "contrabbandare" greggio.
La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Khamenei, aveva minacciato una "vendetta" per il sequestro della nave iraniana che aveva definito un chiaro "atto di pirateria" condotto dai Royal Marines britannici. Un primo tentativo si era già riscontrato la settimana scorsa con l'avvicinamento di navi armate alla petroliera British Heritage nello Stretto di Hormuz.
Così il Golfo torna ai tempi della guerra delle petroliere disputata nel conflitto tra Iran e Iraq degli anni '80. La risposta dell'Occidente, come allora, può essere prevedibile: l'invio di altre navi da guerra per proteggere lo stretto strategico di Hormuz, principale crocevia del greggio che disseta il fabbisogno mondiale.
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