Il 15 dicembre a Ginevra riprenderanno i colloqui di pace per quel che concerne la questione dello Yemen. Il conflitto esploso nel marzo del 2015 nel Paese della penisola arabica ha mietuto più di 5 mila morti, 25 mila sono i feriti e oltre un milione le persone che hanno abbandonato le loro case. A combattere sul terreno ci sono i ribelli Houti sciiti, contro una coalizione di paesi arabi capeggiata dall'Arabia Saudita. La situazione è disperata e la popolazione civile allo stremo e quindi una speranza senza eccessivi slanci di fiducia è riposta nella seduta di Ginevra.
Ma intanto un'altra minaccia concreta sta sconvolgendo lo Yemen ed è quella della jihad. La situazione di anarchia presente nel Paese ha visto avanzare le forze legate ad Al Qaeda e al Daesh e l'ultima azione eclatante commessa dai terroristi è stata la distruzione della chiesa dell'Immacolata concezione ad Aden.
Secondo le testimonianze di fonti locale, raccolte dalle agenzie di stampa, un'esplosione ha fatto crollare la Chiesa cristiana. Un gesto che ancora non è stato rivendicato ufficialmente, ma tutte le ipotesi fanno pensare che si tratti dei miliziani dell'Isis, considerando anche il fatto che pochi giorni prima gli uomini del Califfo avevano assassinato il governatore locale.
La distruzione di una delle quattro chiese del Paese, oltre alla violenza che manifesta, è un dramma perchè
rivela l'acuirsi del fondamentalismo in Yemen e quindi dopo Somalia, Siria, Iraq e Libia anche lo Yemen sembra entrare sempre più nell'elenco degli stati prima falliti e poi divenuti officine dei guerriglieri dell'orrore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.