Altri tre mesi, poi l'ultimatum Italia. L'Ue proroga la missione Sophia

Il Consiglio europeo ha annunciato che i governi dell'Ue, all'unanimità, hanno approvato la proroga dell'operazione al largo della Libia fino al 31 marzo 2019

Altri tre mesi, poi l'ultimatum Italia. L'Ue proroga la missione Sophia

I governi dell'Unione europea hanno deciso all'unanimità la proroga dell'operazione Sophia dal 31 dicembre 2018 fino al 31 marzo del 2019. La decisione presa dai governi europei segue l'accordo raggiunto dagli ambasciatori Ue per una proroga "tecnica". La decisione presa dagli esecutivi Ue è stata annunciata dal Consiglio europeo in una nota. E per l'Italia, che ha approvato la proroga, non ci sono notizie estremamente positive.

Le regole della missione Sophia prevedono infatti che sia l'Italia il Paese di sbarco dei migranti recuperati dalle navi coinvolte nell'operazione europea. E queste regole continueranno ad applicarsi almeno fino al 31 marzo 2019. Il governo italiano ha chiesto all'Europa di modificare le regole della missione. Ma i negoziati per cambiare il piano operativo, iniziati lo scorso luglio, non hanno prodotto risultati visto che serve il voto unanime dei Paesi membri dell'Ue.

Il 5 dicembre il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva confermato "l'indisponibilità a procedure di sbarco che prevedono l'approdo solo in porti italiani. Al momento non ci sono progressi significativi nel negoziato nonostante le nostre richieste di cambiare le regole d'ingaggio. Senza una convergenza sulle nostre posizioni non riteniamo opportuno continuare la missione". Per ora dunque il governo ha lasciato spazio ad ulteriori negoziazioni, dando altri tre mesi di tempo all'Europa per trovare un accordo. "Sull'immigrazione abbiamo fatto bene a fare da soli. Speriamo che siano più attenti e rispettosi su altri fronti", diceva pochi giorni fa Salvini. L'obiettivo di Roma sarebbe quello di evitare che, alla scadenza della missione Sophia, Francia, Germania e Spagna si adoperino per organizzarne un'altra. Quello che per ora sembra certo è che a marzo l'operazione Sophia non sarà più attiva. Dunque una prorogra sì, ma solo di qualche mese.

Il Consiglio europeo, in una nota, ha ricordato che "il mandato principale dell'operazione è contribuire agli sforzi dell'Ue per smantellare il modello di business del traffico di migranti e della tratta di esseri umani nel Mediterraneo centromeridionale".

La nota conclude: "L'operazione svolge inoltre attività di sorveglianza e raccoglie informazioni sul traffico illecito delle esportazioni di petrolio dalla Libia, conformemente alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza. In tal modo contribuisce agli sforzi dell'Ue per il ritorno della stabilità e della sicurezza in Libia e alla sicurezza marittima nella regione del Mediterraneo centrale".

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