La nuova strategia di Boko Haram è agghiacciante: le baby kamikaze, ragazzine costrette a farsi esplodere dai miliziani del jihad africano, per essere sicure di far danni devono bussare alle case, farsi aprire e poi farsi saltare in aria. Ora i terroristi impongono alle ragazze-bomba di colpire le abitazioni private, innescando una nuova spirale di paura e indignazione in Africa.
È l’esercito nigeriano che, tramite i suoi canali social, mette in guarda la popolazione e promuove un appello alla prudenza e alla collaborazione affinché dai cittadini venga prestata la massima attenzione. “Recentemente, nella città di Kalari, due attentatrici hanno bussato alla porta di due abitazioni, lontane l’una circa duecento metri dall’altra. Quando gli è stato aperto, si sono fatte esplodere. Oltre alle terroriste, sono morti un uomo e una bimba che erano andati ad aprire la porta di casa”.
Quindi l’appello del colonnello Mustapha Anka: “I cittadini stiano molto attenti se dovessero imbattersi in estranei che bussano alla loro porta. La sicurezza è una responsabilità comune, chiunque noti movimenti strani è pregato di darne comunicazione immediatamente agli agenti e ai militari”.
La progressione geometrica della spietatezza degli islamisti è direttamente proporzionale alla loro stessa disfatta. La parabola discendente di Boko Haram, colpita a morte da recenti operazioni militari, è scandita e testimoniata dalla ferocia con cui i jihadisti leali all’Isis in Africa tentano di colpire la popolazione civile. Gli ultimi colpi di coda di un mostro agonizzante e, perciò, disperato.
Da qualche mese quelli di Boko Haram impongono la morte alle ragazzine, trasformando donne ma anche ragazzine appena preadolescenti in bombe umane. A loro, spesso, vengono affidati attacchi che finiscono per uccidere solo le stesse attentatrici.
L’orrore dei miliziani islamici è testimoniato, oltre che dai recenti attacchi alle case che mirano a portare il terrore fin dentro le abitazioni dei cittadini, dall’odioso attentato imposto a una bimba di appena dieci anni costretta a farsi esplodere a Maiduguri in cui è stata l'unica a perdere la vita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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