Macron ha un nuovo nemico: i lombrichi francesi

L'agronomo Christophe Gatineau ha scritto al presidente dalle pagine di Le Monde per lanciare l'allarme sulla salvaguardia dei lombrichi

Macron ha un nuovo nemico: i lombrichi francesi

L'agronomo Christophe Gatineau scrive al presidente Emmanuel Macron dalle pagine del quotidiano Le Monde.

"Signor presidente, il tempo stringe, i lombrichi stanno scomparendo e con loro i terreni nutrienti". Come riporta La Verità, l'agronomo, specializzato in agricoltura innovativa e autore di "Éloge du ver de terre", ha puntato il dito contro il capo dell'Eliseo, colpevole di investire soldi pubblici per orsi e lupi ma non per savare il lombrico. Un problema che non è affatto irrilevante, visto che lo stesso agronomo cita una frase dell'astrofisico Hubert Reeves secondo cui "la scomparsa del lombrico è un fenomeno più preoccupante del ghiaccio che si scioglie".

Ma è davvero così preoccupante la scomparsa dei lombrichi? Secondo La Verità sì, lo è , e lo ha spiegato l'entomologo Maurizio Guido Paoletti: "Lavorano tutti in modo instancabile ma gli epigei vivono in superficie, gli endogei scavano a media profondità, gli anecici sono di grandi dimensioni e fanno gallerie profonde come il lumbricus terrestris studiato da Charles Darwin, descritto nel suo ultimo libro del 1881 come la specie che rimuove maggiormente gli strati del suolo. È il lombrico più importante per la formazione del terreno, lo si può definire un ingegnere del suolo perché ne ottimizza struttura e fertilità attraverso il rapporto con batteri e funghi". Un animale così maltrattato eppure fondamentale, soprattutto perché spostano le sostanze che fertilizzano il terreno.

E la loro scomparsa da vigneti e campi colpisce la resa del settore agricolo.

E adesso Macron, che ha la transizione ecologica come suo cavallo di battaglia, ha un problema proprio con chi difende i metodi ecologisti. Diserbanti e fertilizzanti stanno uccidendo i lombrichi.

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