L'India non retrocede e il caso marò sembra ancora lontano dalla soluzione. Oggi da Nuova Delhi è arrivato un altro, l'ennesimo, schiaffo in direzione Roma. Matteo Renzi e Narendra Modi, il primo ministro indiano, hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno parlato dei rapporti bilaterali tra i due paesi sia sul piano degli scambi che su quello della cooperazione internazionale. Ma durante la telefonata il premier italiano è tornato anche sull'intricato caso che vede coinvolti Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri di marina detenuti in India per l'incidente al largo del Kerala del 15 febbraio 2012 in cui sono morti due pescatori.
Renzi ha auspicato una rapida e positiva risoluzione della questione, ma il premier indiano non sembra aver lasciato alcun margine di manovra, limitandosi a incoraggiare "la parte italiana a permettere un proseguimento del cammino del processo indiano" sottolineando che "la giustizia indiana è libera,
538em;">giusta e indipendente" e "considererà tutti gli aspetti" del caso. Un muro impenetrabile a tutte le richieste. Per la diplomazia italiana ancora un nulla di fatto e intanto i marò restano in India.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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