Marò, la Corte indiana si rifiuta di esaminare il permesso per Latorre

Operato al cuore lo scorso 5 gennaio, il marò chiede alla Corte il prolungamento del permesso in Italia

Marò, la Corte indiana si rifiuta di esaminare il permesso per Latorre

Il presidente della Corte Suprema indiana ha rifiutato di esaminare la richiesta di proroga della permanenza in Italia di Massimiliano Latorre. Originariamente il marò, operato al cuore lo scorso 5 gennaio, avrebbe dovuto rientrare a Nuova Dehli entro la mezzanotte di oggi, ma nell’udienza del 16 dicembre il permesso era stato prolungato al 16 gennaio.

Il presidente della Corte - la stessa che aveva negato a Salvatore Girone di tornare a casa per Natale - ha deciso che saranno altri giudici ad esaminare mercoledì 15 la richiesta di proroga. H.L. Dattu ha spiegato di non poter esprimersi sulla nuova richiesta di proroga del permesso concesso a Latorre dal momento era stato sempre lui a negare il 16 dicembre scorso la prima domanda di estensione della convalescenza.

Per questo il giudice, che peraltro aveva sbrigativamente detto agli avvocati che avrebbe deciso già questa mattina, ha trasferito l'esame della richiesta a un'altra sezione sempre della Corte Suprema, mercoledì 15 gennaio, di fatto ribadendo di non considerare più vincolante l'originario termine fissato per la mezzanotte di oggi, quando a settembre era stata concessa la licenza medica a Latorre in seguito all'ictus.

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