Marine Le Pen contro tutti. Questo è stato il leitmotiv del dibattito svoltosi ieri sera tra tutti i candidati all'Eliseo. Undici, per l'esattezza. E stando ai sondaggi tenuti subito dopo, a prevalere pare siano stati il leader di "En Marche!", Macron e Jean-Luc Mélenchon, il leader della sinistra radicale. Un evento condito da critiche arrivate poco prima lo svolgimento, perplessità tese a sottolineare come quello nei confronti della Le Pen potesse essere un vero e proprio agguato mediatico. “Nessun complotto contro Marine Le Pen”, aveva detto poche ore prima Ruth Elkrief, una delle due giornaliste che hanno condotto la serata andata in onda su BFMTV e CNews. Il Front National, infatti, aveva con forza mosso l'accusa secondo cui l'emittente BFMTV sostenesse Macron. Elkrief, però, ha rassicurato: “Il nostro azionista non interviene in alcun modo nel nostro lavoro quotidiano e la nostra deontologia è inattaccabile. Non c’è nessun complotto contro Marine Le Pen”.
Il clima è stato caotico. Per la prima volta, del resto, a partecipare ad un dibattito televisivo sono stati tutti ed undici i candidati. Le tre ore e mezza di durata, poi, non hanno contribuito a semplificare lo svolgimento dell'evento. Sono due, inoltre, le versioni sui sondaggi a quasi 15 giorni dal voto: quella che vede Emmanuel Macron vicinissimo a Marine Le Pen all'interno di un serrato testa a testa per il primo posto e quella che vede Marine Le Pen ampiamente in vantaggio nonostante le rilevazioni ufficiali. Da prendere con le pinze, dunque, anche i toni trionfalistici dei sostenitori di Macron dopo questo debate.
I sei candidati con meno chance hanno provato a mettersi in evidenza puntando tutto sulla critica feroce all'Ue. Il momento più rilevante, tuttavia, è stato quello nel quale Macron ha attaccato il leader del Front National sulla politica economica:" Quello che propone, Madame Le Pen, è la riduzione del potere d'acquisto dei francesi, perché uscire dall'euro per i risparmiatori e per i lavoratori è una riduzione del potere d'acquisto". Le critiche, però, sono arrivate anche a Macron. Il leader del nuovo centrosinistra francese è stato accusato di essere stato il consigliere economico di François Hollande, il ministro dell'Economia del Governo Valls, un banchiere di Rotschild e di essere, insomma, un candidato liquido senza una collocazione precisa, proveniente da ambienti finanziari, con posizioni poco chiare su temi centrali come immigrazione ed economia. Macron, insomma, punterebbe a prendere più voti possibili da qualunque tipologia di elettorato, senza definire un'identità precisa della sua candidatura. L'altro candidato messo pesantemente in difficoltà dal fuoco di fila di tutti gli altri è stato Fillon, che nonostante gli scandali che lo hanno coinvolto in questi mesi, sembra mantenere il terzo posto complessivo nelle preferenze dei francesi ed avere ancora qualche piccola possibilità in percentuale di arrivare al ballottaggio.
Subito dopo il dibattito,BFM TV ha pubblicato i seguenti dati: Mélenchon sarebbe risultato il candidato più convincente della serata (25% ), Macron sarebbe arrivato secondo (21%) , Fillon si sarebbe posizionato al terzo posto (15%) e Marine Le Pen sarebbe arrivata quarta (11%).
Marine Le Pen, dunque, potrebbe aver subito una battuta d'arresto a causa della serata di ieri, ma i sondaggi non ufficiali continuano a darle un consenso superiore al 30%. Il prossimo ed ultimo dibattito in vista del primo turno è previsto per il 20 di aprile, a tre giorni dalle votazioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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