Un taglio fiscale così sostanzioso in Gran Bretagna non lo si vedeva dal 1972. Altri tempi, altra storia. Per questo la manovra varata oltremanica è destinata a segnare una svolta. Il governo britannico guidato da Liz Truss ha deciso oggi di approvare il pacchetto di tagli fiscali più radicale degli ultimi cinquant'anni. Nello specifico, il ministro del Tesoro britannico, Kwasi Kwarteng, ha abolito il 45% dell'aliquota massima dell'imposta sul reddito, pagata solo dai redditi più alti, e ha ridotto l'aliquota di base dal 20% al 19%.
Il cambiamento diventerà effettivo nel 2023, quando il governo introdurrà un'unica aliquota più alta di imposta sul reddito del 40% (al posto della già citata aliquota l'aliquota aggiuntiva del 45%). Secondo Kwarteng, l'operazione semplificherà il sistema fiscale e renderà la Gran Bretagna più competitiva sul piano economico e commerciale. Come anticipato, però, la svolta non riguarderà solo i capitali più ingenti; anche l'aliquota base dell'imposta sul reddito sarà infatti ridotta nell'aprile 2023. Gli effetti saranno dunque su larga scala: il taglio delle tasse interesserà oltre 31 milioni di cittadini britannici.
L'obiettivo dichiarato dal governo Truss è quello di stimolare l'economia, in un contesto di forte inflazione e di caro-energia comune peraltro alla maggior parte dei Paesi occidentali. L'intenzione inoltre è quella di evitare la recessione, puntando a una ripresa della crescita. "Abbiamo promesso di dare la priorità alla crescita. Abbiamo promesso un nuovo approccio per una nuova era", ha affermato il cancelliere al Parlamento di Londra. Nell'ambito delle misure adottate, l'imposta di bollo (una tassa che grava sull'acquisto di case) verrà tagliata per aiutare le famiglie. È stato previsto il raddoppio della soglia di esenzione per chi cambia casa a 250mila sterline. Anche la soglia dell'esenzione per gli acquirenti della prima casa aumenterà da 300mila e 425mila sterline. Revocato anche il tetto sui bonus ai banchieri della City.
Il costo della manovra aggiuntiva di emergenza, per i soli primi sei mesi di congelamento delle bollette, è stato indicato dal ministro alla Camera dei Comuni in 60 miliardi di sterline, destinate a essere coperte da un extra deficit. Con questa manovra di stampo liberista il governo inglese punta a una crescita economica del 2,5% nel medio termine, come ha spiegato il ministro Kwartenge. Nel piano, a quanto si apprende, è prevista anche una riforma del sistema previdenziale.
Al momento, tuttavia, i mercati finanziari hanno accolto con freddezza il piano di stimoli all'economia varato da Liz Truss. Questo perché, spiegano alcuni analisti, in parte hanno già apprezzato i tagli alle tasse annunciati dalla premier ma soprattutto perché sono più preoccupati per la recessione imminente.
I rendimenti dei titoli di Stato britannici hanno registrato la maggiore impennata in un giorno da 13 anni a questa parte, la sterlina è scivolata a un nuovo minimo di 37 anni rispetto al dollaro e l'azionario ha toccato i minimi da due mesi. Ma il governo non sembra preoccupato dalla contingente reazione: la manovra si pone infatti obiettivi di miglioramento a lungo termine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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