La medaglia dedicata a Madre Teresa di Calcutta, una delle onorificienze più importanti dell'Albania, è stata consegnata a Pier Ferdinando Casini e a Massimo D'Alema.
Le due ceremonie si sono svolte a distanza di cinque giorni. L'ex presidente del Consiglio dei ministri, che è intervenuto a Tirana il 19 aprile scorso, ha detto di essere onorato per quanto ricevuto: "...il suggello di una lunga amicizia, ma anche certamente un riconoscimento che va aldilà della mia persona". Il presidente della Repubblica albanese Illir Meta ha dato un particolare risalto al ruolo svolto dal governo italiano, quello presideuto dall'ex leader dei Ds, nel combattere la pulizia etnica del Kosovo durante la seconda metà degli anni 90' e all'assistenza garantita dall'Italia ai profughi albanesi.
L'ex presidente della Camera dei deputati, invece, ha ricevuto l'onorificienza in quanto "personalità di spicco come politico che incarna i valori più alti del parlamentarismo, del dialogo e della democrazia, un ponte di collegamento per la permanente amicizia italo-albanese, e deciso sostenitore dell'integrazione euroatlantica del paese". La medaglia "Madre Teresa", insomma, come simbolo del consolidato legame che intercorre da sempre tra l'Italia e l'Albania, ma qualcuno ha già storto il naso.
Il governo di centrosinistra guidato da Massimo D'Alema viene ricordato anche per aver dato l'autorizzazione all'utilizzo dello spazio aereo italiano durante la guerra tra la Nato e Milosevic. Il conflitto del 1999, insomma, ha interessato anche l'Italia, che in quell'occasione ha fatto partire i suoi cacciabombardieri della base di Aviano. Un dettaglio che, come si legge qui, negherebbe la possibilità di associare la figura della pacifista e santa Madre Teresa a Massimo D'Alema. L'ex ministro degli Esteri del secondo governo Prodi, insomma, avrebbe indirettamente ricevuto la medaglia per aver bombardato la nazione kosovara.
Discorso diverso, invece, per Pier Ferdinando Casini.
In questo secondo caso, viene evidenziata la differenza tra l'impegno per la carità di Madre Teresa e il ruolo avuto dal politico democristiano all'interno della commissione sulle banche che ha presieduto: "Lui che ultimamente si è distinto solo per l' intransigente difesa delle banche e dei banchieri nella tragicomica commissione d' inchiesta parlamentare, meritandosi così un seggio blindato del Pd a Bologna, non pare proprio un campione dei poveri", ha scritto Gustavo Bialetti su La Verità.Il simbolo dedicato alla santa albanese, insomma, sarebbe finito nelle mani di esponenti politici non esattamente in linea con il suo messaggio di pace e carità.
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