Dmitrij Medvedev è tornato a sparare a zero con dichiarazioni di fuoco, questa volta all’indirizzo dei tre leader europei appena arrivati a Kiev. Il delfino di Vladimir Putin ha bollato come inutile il viaggio in Ucraina effettuato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.
L’affondo di Medvedev
L’attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo ha scritto su Twitter un cinguettio al veleno. "Agli europei, grandi mangiatori di rane, salsicce e spaghetti, piace visitare Kiev. Inutilmente. Hanno promesso l'adesione dell'Ucraina all'Ue e obici datati, si ubriacano di horilka (vodka ucraina, ndr), tornano a casa in treno, come cento anni fa", ha scritto Medvedev. "Va tutto bene. Ma (questa missione, ndr) non avvicinerà l'Ucraina alla pace. Il tempo stringe", ha concluso l'ex Presidente ed ex Premier della Federazione Russa.
Calcando gli stereotipi più utilizzati su Francia, Germania e Italia, con un commento dedicato alla visita a Kiev di Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi, Medvedev ha lanciato un’altra bomba atomica diplomatica. Ricordiamo, infatti, che i tre leader europei, dopo aver viaggiato tutta la notte in treno dal confine polacco, sono arrivati a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per tutti e tre si tratta del primo viaggio nella capitale ucraina dall'inizio del conflitto.
L’escalation verbale di Mosca
Tornando a Medvedev, l’ex presidente russo non è affatto nuovo ad affondi del genere. Negli ultimi giorni si era infatti contraddistinto in due circostanze. In un primo momento aveva sferrato un truce anatema contro il blocco occidentale: "Odio gli occidentali. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire".
In un secondo momento, Medvedev si era scagliato contro l’Ucraina, insinuando retoricamente un preoccupante dubbio. "Chi ha detto che tra due anni l'Ucraina esista ancora sulle mappe mondiali?". Medvedev aveva così commentato la notizia secondo cui Kiev si sarebbe impegnata ad assicurarsi forniture di Gnl per il prossimo inverno con un eventuale accordo sul modello Lend-Lease con gli Usa, a cui l’Ucraina avrebbe pagato le consegne in due anni, una volta che la produzione interna di gas sarebbe stata aumentata.
"Solo una domanda", ha scritto su Telegram l'ex capo del Cremlino, "e chi ha detto che tra due anni l'Ucraina esisterà ancora sulle mappe
mondiali?". "Questo", ha concluso, "nonostante gli americani abbiano investito così tanto nel loro progetto anti-Russia". Adesso Medvedev ha sparato il terzo colpo contro Draghi, Macron e Scholz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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