Si lecca le ferite Angela Merkel, fortemente ridimensionata dopo il voto di ieri. Il suo è ancora il primo partito in Germania, ma rispetto a prima si è molto indebolito. Per governare ha bisogno di allearsi con qualcuno, e oltre a sommare i voti in parlamento serve prima di tutto un programma condiviso. La cancelliera non dispera e rilancia: "La Germania ha bisogno di un governo "stabile e duraturo". Poi annuncia la coalizione con i Verdi e i liberali di Fdp. L'era della "Grande coalizione", l'alleanza Cdu-Spd, è finita (Schulz ha detto: "Siamo all'opposizione"), ma la Merkel fa sapere che cercherà lo stesso di avviare colloqui con i socialdemocratici. Non è esclusa, dunque, una nuova "grande coalizione". Anche se bisogna convincere la sinistra di Schulz.
Ribadendo un auspicio già espresso ieri, la cancelliera tedesca ha assicurato che "ci sforzeremo di riconquistare il milione di nostri elettori che ha votato per l’Afd". Come? "Con la buona politica e con la risluzione dei problemi". La Merkel, dunque, sembra dire: lasciatemi fare ciò che meglio so fare, governare.
Merkel ha poi sottolineato che la Germania potrà aver bisogno di più Europa, e che le riforme Ue devono portare maggiore concorrenza e occupazione. Ha promesso inoltre che l'Afd non influenzerà la futura politica sui migranti: "Penso che le politiche cambiano a seconda degli accordi di coalizione che si trovano, ma l’Afd non ha nessuna influenza su questo".
Quel milione di voti andati all'Afd
I Cristiano democratici hanno perso un milione di voti a favore del partito di destra AfD, sottolinea la Merkel, che si dice intenzionata a riconquistare quei
voti "attraverso una buona politica". "Tutto ciò che preoccupa i cittadini tedeschi merita la nostra attenzione", ha detto Merkel riguardo ai motivi del calo di consensi del suo partito. "Prendiamo atto del malcontento".
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