Le elezioni europee rischiano di essere un vero e proprio terremoto per i fragili equilibri di Berlino. Il partito della cancelliera Angela Merkel rimane la prima forza politica, mentre la Spd incassa un tonfo storico. E, nonostante l'arrembaggio dei populisti di Alternative für Deutschland (AfD) si sia infranto contro l'onda verde degli ambientalisti, che per la prima volta nella storia diventano seconda forza politica a livello nazionale, nella Cdu prevalgono sentimenti contrapposti e di certo nessuno se la sente di esultare.
Con una affluenza che supera il 60% - il livello più alto dal 1989 - l'unione tra la Cdu e il suo partito gemello bavarese Csu rimane la prima forza del Paese con il 21,8% delle preferenze, ma lascia sul terreno oltre sette punti rispetto alle europee del 2014. "La democrazia europea è viva", ha commentato il candidato dei Popolari alla presidenza della Commissione europea, Manfred Weber, secondo cui, malgrado il calo, "i conservatori hanno una chiara leadership in Germania" e sono "chiaramente il partito europeo". Meno ottimista il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, secondo cui "l'unico risultato positivo" è la mancata affermazione della destra tedesca. Alternative für Deutschland è sì cresciuta rispetto alle elezioni europee del 2014, ma ha perso quasi due punti in confronto alle politiche di due anni fa, quando entrò per la prima volta nel Bundestag. Una delusione aggravata dal fatto che soltanto qualche mese fa l'AfD era data con percentuali di gran lunga maggiori dai sondaggisti tedeschi.
Dopo la batosta di oggi è stato convocato per domani pomeriggio un vertice "d'emergenza" dei leader dei partiti della Große Koalition. La Merkel vedrà i capi di Cdu/Csu e dell'Spd per discutere delle conseguenze delle elezioni europee e dell'impatto che il voto potrebbe avere sul futuro dell'alleanza di governo in Germania. Sul tavolo le prossime trattative a Bruxelles per la presidenza della Commissione Ue: la Cdu ha confermato il pieno appoggio al proprio "Spitzenkandidat" Manfred Weber. Per quello che riguarda il futuro del governo in Germania, gli occhi ora sono puntati sulla Spd, che ha dovuto incassare il peggior risultato della sua storia. Il voto di oggi ha, infatti, segnato un risultato "catastrofico" per i socialdemocratici che si sono fermati al 16%. Una débâcle doppiamente amara se si considera il flop al parlamento del Land di Brema, il più piccolo della Germania, storica roccaforte dell'Spd. Qui hanno dovuto lasciare il posto di prima forza politica a favore della Cdu. Non succedeva da oltre settant'anni. Il partito della Merkel è, invece, cresciuto . Anche a Brema i Verdi hanno ottenuto un ottimo risultato incassando il 18,5%. E adesso hanno il cerino in mano: senza di loro nessuna coalizione è possibile.
Al di là del risultato finale, i Verdi sono i veri vincitori delle europee in Germania. Con un exploit inaspettato, il partito ambientalista si è, infatti, posizionato tra il 20,8% e il 21,8%.
"È un risultato sorprendente, che supera tutte le aspettative", ha dichiarato Robert Habeck, che condivide la presidenza dei Verdi con Annalena Baerbock. "Per la prima volta - ha continuato - la protezione del clima è stata decisiva per il voto di un gran numero di elettori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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