Ancora orrore e violenza nella "Giungla" di Calais, l'immenso campo profughi alle porte della città sulla sponda francese della Manica. Una interprete di pashtu, che accompagnava un giornalista televisivo, è stata brutalmente aggredita e stuprata da tre migranti nella notte. La donna, una 38enne originaria dell'Afghanistan e residente a Parigi, dove vive con il marito e i figli, è stata ricoverata in ospedale e adesso si trova in stato di choc.
L'interprete accompagnava un giornalista freelance con cui si era avventurata in piena notte nel campo migranti situato alle porte di Calais per un reportage sui minori non accompagnati destinato alla televisione francese France 5. L'aggressione è avvenuta intorno alle 2.30 del mattino, nella zona più esterna del campo profughi. Il giornalista e l'interprete sono stati avvicinati da tre afgani che volevano rubare l'attrezzatura video. La situazione è degenerata quando uno dei tre migranti, minacciando la 38enne con un coltellaccio, l'ha obbligato ad avere un rapporto sessuale. Gli altri due afgani, invece, rimanevano a distanza e si assicuravano, armati anche loro di coltello, che il giornalista 42enne potesse intervenire.
Quando i tre migranti li
hanno lasciati andare, il giornalista e l'interprete sono subito andati in un commissariato per sporgere denuncia. La donna è stata sottoposta a cure mediche, mentre i tre migranti sono ancora ricercati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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