Nel primo trimestre del 2016 i migranti che hanno chiesto asilo nell'Unione Europea sono stati 287.100, in calo di un terzo rispetto all'ultimo trimestre del 2015, quando furono 426mila.
Secondo i dati dell'Eurostat, l'Italia è il secondo Stato dell'Unione per numero di richieste, dietro solo alla Germania, che raccoglie il 60% delle domande totali (mentre il nostro Paese ha ricevuto l'8% delle richieste). Con l'esclusione dell'Eldorado tedesco e grazie anche alla politica di chiusura delle frontiere operata da Svizzera, Austria e Francia, l'Italia si conferma dunque la destinazione preferita da moltissimi richiedenti asilo e non solo un Paese di transito come troppo spesso viene ripetuto.
Da dove viene chi richiede asilo?
Interessanti anche i numeri relativi alla provenienza dei migranti: se in tutta la Ue il 36% dei richiedenti asilo proviene dalla Siria, con Iraq e Afghanistan in seconda posizione, va notato come in Italia i primi tre Paesi per numero di richiedenti sono Pakistan (4125 richieste), Nigeria (3535) e Gambia (1940). Questa differenza si può sicuramente motivare con la tendenza delle singole comunità etniche o nazionali a trasferirsi dove già si registra una forte presenza di connazionali, ma non solo. Ha pesato sicuramente, ad esempio, il monito della cancelliera tedesca Angela Merkel ad "accogliere solo chi scappa dalla guerra", come anche l'applicazione più "morbida" da parte dell'Italia di alcune convenzioni internazionali sul rimpatrio dei migranti in zone che altri Stati non considerano in guerra ma il nostro Paese sì.
In parole povere, un migrante che ottenga l'asilo ad esempio in Danimarca avrebbe più possibilità di essere rimpatriato, allo scadere del termine della protezione, di un connazionale che abbia ottenuto il medesimo status di rifugiato in Italia. Facile immaginare perché chi scappa dai conflitti si rifugi soprattutto in Germania, mentre due dei primi tre Paesi di provenienza dei migranti che si rifugiano in Italia non siano affatto in guerra.
Nel complesso, a fine marzo erano oltre un milione le domande di asilo ancora da processare in tutta la
Ue, mentre a fine marzo 2015 questo numero era di "appena" 560.000. Ancora una volta la parte del leone la fa la Germania, con il 47% delle domande ancora da smaltire, seguita da Svezia (15%), Austria (8%) e Italia (6%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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