Migranti, Grecia nel panico: "Serve piano d'emergenza"

Erdogan minaccia di lasciare i migranti liberi di imbarcarsi verso l'Europa e la Grecia teme una nuova invasione: Tsipras chiede l'aiuto della Ue ma a Bruxelles non sentono

Migranti, Grecia nel panico: "Serve piano d'emergenza"

La questione migranti torna a disturbare i sonni di Alexis Tsipras e del governo greco. Dopo il tentato golpe in Turchia, le coste anatoliche sono tornate ad affollarsi di profughi pronti a tutto pur di arrivare in Europa e Erdogan si è anche detto pronto a spalancare le porte all'emigrazione di massa qualora dovesse fallire l'accordo sui visti stipulato a marzo fra la Mezzaluna e la Ue.

In previsione di una nuova, massiccia, ripresa dei flussi, la Grecia ha chiesto a Bruxelles un "piano B" per frenare le ondate di disperati. Parlando alla "Bild", il ministro greco per l'Immigrazione, Yannes Mouzalas, si è detto "molto preoccupato" e ha palesato la necessità di un "piano b": ""I rifugiati dovrebbero essere equamente distribuiti in tutti i paesi dell'UE, non solo in alcuni", ha spiegato Mouzalas.

Sul territorio ellenico sono bloccati finora 57mila migranti e nonostante dall'entrata in vigore dell'accordo con Ankara sui visti gli ingressi in Grecia si siano ridotti drasticamente, Atene teme la bomba migratoria che sta tichettando nelle mani di Erdogan. Un'arma di ricatto potentissima, che terrorizza i greci ma che - almeno in apparenza - non spaventa i tedeschi: il ministro degli Esteri di Berlino, Frank-Walter Steinmeier, ha respinto ogni "ricatto".

Difficile dunque che la Ue, che già fatica - per usare un eufemismo - ad attuare il piano di ricollocamenti in base alle quote di migranti per ogni Stato, riesca ad approntare in tempi brevi un piano b. E ancora più difficile è che, una volta approvato, venga effettivamente attuato.

Anche l'Austria si prepara coi soldati

Nel frattempo, però, anche altri Stati posizionati sulla vecchia "rotta balcanica" si stanno attrezzando per fronteggiare una nuova emergenza migranti. Il ministero della Difesa di Vienna ha fatto sapere che militari austriaci verranno inviati in Ungheria per contribuire, insieme ai loro omologhi magiari, ai controlli di frontiera.

Il ministro Hans austriaco Hans Peter Doskozil, ha chiarito che l'operazione dovrebbe avere "carattere umanitario" e che "entro fine

agosto saranno date comunicazioni su questa decisione".

Gli Stati della rotta balcanica si preparano a una nuova ondata di piena. Un anno dopo, con molti più muri a dividere l'Europa e un milione di migranti in più in Europa.

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