Le minacce dell'Isis ai i serbi del Kosovo

Scritte inneggianti al sedicente Stato islamico appaiono continuamente sui muri delle case della comunità serba. Che teme la guerra tra religioni

Le minacce dell'Isis ai i serbi del Kosovo

La guerra che da decenni sta insanguinando il Kosovo non sembra destianata a concludersi. Al contrario, essa sta andando ad assumere sempre più le caratteristiche di unos contro jihadista. A raccontarlo a Gli Occhi della Guerra è stato Jovan Palalic, vice-presidente del partito popolare serbo. Le comunità serbe e cristiane ancora rimaste in Kosovo sarebbero regolarmente vittime degli attacchi da parte della maggioranza albanese-musulmana. Secondo Palalic in Kosovo ci sono intere fette di territorio controllate dall'Isis che, ina ssenza di uno Stato forte, si sta radicando nella popolazione. E starebbe dando vita ad una serie di violenze, come la distruzione di monasteri gli attacchi alle comunità cristiane.

"Isis, Isis, viva l'Isis" recita la scritta su un muro.

Fotografata da una famiglia serba che abita la casa imbrattata, mostra come almeno nella volontà di alcuni albanesi l'elemento religiosi sia diventato motivo e pretesto di socntro. In un'altra foto si vede invece un ragazzo intento a distruggere il campanile di una chiesa ortodossa. Lo scontro tra religioni sembra dunque essere più vicino all'Italia di quanto non si pensi.

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