La minaccia terroristica negli aeroporti Usa

Lavoravano negli aeroporti come addetti alle pulizie, inservienti e fattorini ma erano individui indagati in passato per terrorismo. In 73 fra uomini e donne sono stati licenziati in tronco

La minaccia terroristica negli aeroporti Usa

Lavoravano negli aeroporti come addetti alle pulizie, inservienti e fattorini e questo dava loro l'accesso diretto ad aerei e bagagli, eppure si trattava di individui indagati in passato per terrorismo. In 73 fra uomini e donne sono stati licenziati in tronco quando l'agenzia TSA ( il dipartimento per la sicurezza dei trasporti americano) ha scoperto che nella loro fedina penale erano presenti accuse di sovversione e minacce alla sicurezza dello stato. Lo scandalo ha riaperto il problema della salvaguardia dei viaggiatori, spesso sottoposti a controlli estenuanti e file interminabili prima di partire mentre lo stesso trattamento non era riservato a chi doveva effettuare i controlli.

I lavoratori erano stati assunti da imprese operanti all'interno dei terminal e compagnie aeree nonostante fossero già stati indagati dall'FBI e da altre forze dell'ordine per reati collegati al terrorismo. In alcuni contratti di lavoro mancava il nome dell'impiegato ed erano indicate sole le iniziali, in altri addirittura non c'era nessuno documento collegato a dimostrare l'identità del neo assunto. Dopo le proteste dei cittadini, che in veste di passeggeri hanno messo a rischio la loro incolumità più di una volta, la TSA ha affermato che per la legge sulla privacy non sempre le aziende possono fare un esame approfondito dei propri dipendenti. Ora la diatriba è fra chi protesta per l'eccessiva invasione della privacy delle autorità e chi pretende giustamente di non avere a che fare con dei terroristi prima di un viaggio.

“Tutto il sistema va cambiato. L'approccio alla sicurezza negli aeroporti è sbagliato e deve essere modificato al più presto – ha detto Rafi Sela che dirige un'azienda di consulenza specializzata nella sicurezza degli aeroporti – se si vuole veramente viaggiare senza rischi bisogna aumentare il numero di forze dell'ordine che si occupano di indagini e ricerche sui presunti terroristi. Pensare di fermare il terrorismo controllando i bagagli dei passeggeri è assurdo”. La notizia arriva a pochi giorni da un comunicato ufficiale del governo statunitense in cui si spiegava che gli stessi dipendenti della TSA, ovvero gli addetti ai controlli di sicurezza negli aeroporti, hanno fallito il 95% dei test negli ultimi due anni.

Agenti in borghese hanno provato, e sono riusciti nella quasi totalità dei casi, a trasportare esplosivi e armi su degli aerei senza essere scoperti. Un doppio scandalo che denota come gli unici perdenti in questo caos di controlli non fatti e test non superati siano i normali turisti.

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