È morta all'età di 94 anni la filosofa britannica Mary Warnock. È considerata la pioniera della bioetica e la "madre" dell'etica della ricerca sugli embrioni. Era sostenitrice della moralità della fecondazione artificiale e della madre surrogata. A dare l'annuncio della scomparsa è stata l'Università di Cambridge, di cui la filosofa era professoressa emerita.
Iniziò la sua carriera insegnando filosofia morale all'Università di Oxford, poi dal 1984 al 1991 ricoprì la carica di preside del Girton College di Cambridge. Nel 1985 venne nominata Pari d'Inghilterra dalla regina Elisabetta e assunse il nome di Lady Mary Warnock, con il titolo di baronessa Warnock di Weeke, con sede nella città di Winchester.
Tra il 1982 e il 1984 fu presidente della commissione che preparò il primo rapporto sulle tecniche di fecondazione artificiale per il parlamento inglese, il "Warnock Report", che divenne la base per lo "Human Fertilisation and Embryology Act" del 1990. Con questo documento, il parlamento inglese disciplinò la fecondazione artificiale, la ricerca sugli embrioni umani e il ruolo delle madri surrogate.
Sosteneva fortemente la necessità di una legge che regolasse la fecondazione in vitro: "So che la Chiesa cattolica
non accetta la fertilizzazione in vitro, ma per me si tratta di un aiuto al concepimento, come il cesareo lo è al parto. A voler essere rigorosi, né l'una né l'altro sono naturali", aveva detto Mary Warnock nel 1984.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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