Non solo donne yazide rapite e stuprate, lo Stato Islamico acquista anche mogli e concubine. A stabiliro un indagine della polizia nepalese. Si perché c'è un flusso di donne che dal sud-est asiatico e dall'Asia centrale va verso il Califfato. Nell'aprile scorso in Nepal è stata bloccata una cellula terroristica che si occupava di vendere agli jihadisti donne al prezzo di 700 dollari l'una.
Le donne venivano avvicinate con la promessa di un lavoro ma finivano poi nel mercato del sesso in Siria, ma anche in Tanziania e Kenya in mano ai terroristi delle corti islamiche. La rete operava in Nepal ma anche in India con legami che coinvolgevano anche alcuni operatori siti a Dubai. Questi nuclei di "reclutamento" sarebbero attivi anche in Bangladesh dove operava Cesare Tavella, il cooperante italiano assassinato lo scorso 28 settembre.
E proprio Tavella sarebbe finito nel mirino dell'Isis per essersi interessato a questo traffico. Secondo Radio France International miglia di donne sarebbero state vendute dalle famiglie agli jihadisti nei mesi scorsi e Trivella stava cercando di fermare questo flusso. Tentativo che gli è poi costato la vita.
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