Il numero sale di aggiornamento in aggiornamento: ora il calcolo è fermo a 638. La cifra appena citata riguarda le persone tratte in arresto durante le proteste dirette nei confronti di Vladimir Putin e organizzate per la giornata odierna nella capitale russa, Mosca. Non è la prima volta che accade. Già nell'ottobre del 2017, per citare un caso, si era verificato qualcosa di simile.
La fonte che ha riportato l'escalation numerica dei soggetti fermati, stando a quanto si legge sull'agenzia Lapresse, è una Organizzazione Non Governativa, il cui nome è Ovd-info. Stando alle prime ed ulteriori informazioni, poi, c'è sempre l'universo politico prossimo ad Aleksey Navalin dietro quanto innescato nella città moscovita. Repubblica, per esempio, cita un episodio di qualche settimana fa, in cui è stata fermata un'esponente riconducibile a uno dei principali oppositori in patria dello Zar. Il tutto va quindi interpretato partendo da un presupposto: coloro che si oppongono al presidente della Federazione russa stanno conducendo una campagna di piazza. Gli scatti che stanno circolando, inoltre, immortalano anche tentativi di forzare dei blocchi tenuti dalle forze dell'ordine.
Poi, come sottolineato dall'Adnkronos, stanno emergendo altre statistiche. La prima riguarda coloro che hanno preso parte alle proteste: quasi quattromila manifestanti.
Il motivo di questa contrarietà espressa, invece, deriva dal fatto che quasi 60 persone, sulla base di quanto disposto dalle autorità competenti, non sono state dichiarate in diritto di prendere parte alle elezioni amministrative di Mosca.Da qui, insomma, è nato il dissapore, poi sfociato nelle rimostranze odierne.
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