A che presidente del cinema potrebbe ispirarsi Donald Trump? É un uomo di successo, persino un uomo di spettacolo. Si è cimentato nei talent tv, nelle esibizioni di wrestling, è stato cameo al cinema interpretando se stesso. Abbiamo provato a trovarne uno tra i presidenti degli Stati Uniti creati dal cinema. Ma «The Donald» resta un pezzo unico.
Harrison Ford - Air Force One
Potrebbe starci. Un presidente cattivo se serve, determinato in ogni momento, che prende di petto i terroristi che hanno dirottato l’aereo presidenziale. La battuta più famosa del film, («Scendi dal mio aereo!») mentre con un calcio spedisce il capo del commando tra le nuvole, potrebbe tranquillamente far parte del repertorio di «The Donald». Semmai il problema è se vuole ancora volare con l’Air Force One visto quello che costa.
Bill Pullman – Independence day
Il presidente più apocalittico del cinema, quello che deve fronteggiare un’invasione aliena e portare in salvo l’umanità (anche se poi non fa evacuare le città...) speriamo non gli somigli. Ma come del resto ha detto anche Obama: «L’elezione di Donald non è l’Apocalisse».
Kevin Kline – Dave presidente per un giorno
Un sosia che prende decisioni rapide e risolve problemi apparentemente inestricabili. Potrebbe essere una soluzione ma solo se si prende sul serio Michael Moore che dice che Trump non arriverà alla fine del mandato perché si dimetterà prima. Ma sai la faccia di Moore se a dimettersi fosse il sosia di Trump?.
Robert Redford – Il candidato
Anche se nel film non è il presidente ma solo un aspirante presidente Robert Redford è il perfetto prototipo liberal, bello e politicamente corretto. Unico problema: un esemplare del tipo non esiste neanche in natura.
Jack Nicholson – Mars Attack
«L’universo non è abbastanza grande per noi?» Dice Jack Nicholson al suo dirimpettaio marziano: perché distruggere quando possiamo creare? Perché non possiamo semplicemente convivere?» Un bel discorso se non costasse carissimo al presidente. Trump non lo farebbe mai: piuttosto un muro con Marte....
Michael Douglas – Il presidente: una storia d’amore
È democratico, quindi non va bene. È per la riduzione delle armi quindi niente. È sostenuta dalle lobby verdi quindi come non detto.
Morgan Freeman - Deep Impact
La cometa che devasta la Terra e lo tsunami che spazza via New York, le caverne costruite per salvare il genere umano, ma solo un milione di persone invece dei sette miliardi presenti. Il discorso finale però vale la resurrezione del Paese. che è come dire: «Let’smake America great again».Peter Sellers – Il Dottor StranamoreSiamo alla fine dell’umanità. Provocata da un presidente debole e insicuro. Meglio di no. Meglio la versione di Alberto Castagna.
Leslie Nielsen – Scary Movie
Demenziale come ogni film di Leslie Nielsen. Pieno di gaffes. Irresistibile. Potrebbe essere Trump ma solo quello della campagna elettorale. Poi tutto cambia..
Henry Fonda – A prova di erroreUn presidente che bombarda Manhattan per dimostrare ai russi che l’attacco nucleare scagliato su Mosca è frutto di un errore. Figlio dell’ossessione nucleare dell’America, e non solo, della Guerra fredda. Adesso basta stare all’occhio sul nucleare iraniano. Che non è la stessa cosa...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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