Karm al-Dada, Karm al-Qatirji, al-Shaar, al-Marjeh e al-Sheikh Lutfi. Sono i quartieri di Aleppo Est riconquistati e messi in sicurezza martedì dall’esercito siriano. Oggi, è stata la volta delle zone di Aghiour e Bab al-Hadid. Non si ferma, quindi, l’avanzata delle forze di Assad che, nelle ultime 48 ore, hanno riconquistato circa il 75% del territorio sotto controllo delle milizie ribelli ad Aleppo Est.
Da ieri sera, infatti, come ha riportato l’agenzia di stampa governativa Sana, le operazioni contro i ribelli delle forze siriane, sostenute da pesanti bombardamenti dell’aviazione russa, si sono fatte più intense. E nella notte tra martedì e mercoledì, è caduta anche la Cittadella di Aleppo, simbolo della città e patrimonio dell’Unesco, che da oltre due anni è nelle mani dei ribelli. È proprio intorno a questa roccaforte, ridotta ormai ad un cumulo di macerie, che, negli anni, si sono registrati alcuni degli scontri più duri. Da qui la notte scorsa, secondo quanto riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione vicina all’opposizione siriana, con sede a Londra, i ribelli si sarebbero ritirati, dirigendosi nella parte sud-orientale della città, già mentre l’esercito stava avanzando nei quartieri vicini di Bab al-Hadid e Aqyul. Le forze siriane, riporta l’agenzia governativa Sana, hanno arrestato alcuni miliziani e “garantito l'uscita di 200 civili” dai quartieri. Dall’inizio dell’offensiva governativa, circa due settimane fa, sono almeno 80mila, i civili che hanno lasciato la zona orientale della città, che si estende per un’area di circa 45 chilometri quadrati, dove vivevano circa 250mila persone.
Un colonnello dell'esercito russo ucciso dai ribelli
Oggi, nell’ospedale militare di Aleppo, è morto il colonnello russo, Ruslan Galitskj. Il militare era rimasto ferito alcuni giorni fa in un bombardamento dei miliziani ribelli sulla parte occidentale di Aleppo. Secondo quanto riferisce il ministero della difesa di Mosca, il colonnello, che prestava servizio come consigliere militare proprio ad Aleppo Ovest, non ce l’ha fatta a sopravvivere alle gravi ferite riportate dopo l’attacco dei miliziani dell’opposizione. “I medici militari russi hanno combattuto alcuni giorni per salvargli la vita”, si legge nel comunicato con cui il Ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Tass, ha confermato la morte del militare. “L’ufficiale”, chiarisce il Ministero, “ha riportato ferite durante un bombardamento di artiglieria pesante lanciato dai miliziani di opposizione, che ha colpito una zona residenziale nella parte occidentale di Aleppo”. Lunedì scorso, due infermiere russe, Galina Mikhailova e Galina Durachenko, erano rimaste uccise da un proiettile di mortaio che ha colpito l’ospedale militare da campo appena allestito dall’esercito di Mosca, sempre nella parte occidentale della città. Le due donne, entrambe giovani, sotto i quarant’anni e con figli, prestavano servizio nella struttura. Nell’attacco contro l’ospedale mobile russo sono rimasti feriti anche diversi pazienti siriani che stavano ricevendo le prime cure nella struttura, ed un medico pediatra.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, poco fa, ha condannato “l’aggressione” all'ospedale militare. “Auspichiamo che non solo chi ha bombardato, ma anche chi ha ordinato l’attacco, sia duramente punito”, ha detto la Zakharova in un briefing per la stampa a Mosca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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