Un altro orrore. Un'altra decapitazione. Infatti, secondo quanto riferisce il New York Times che cita il Site Intelligence Group, l’Isis ha rilasciato un video di 2 minuti e 46 secondi in cui viene mostrata l'ennesima decapitazione. Dopo James Foley, i jihadisti hanno ucciso il reporter americano di 31 anni Steven Sotloff di Miami.
Il reporter americano era stato rapito in Siria nell'agosto del 2013 ed è poi apparso nel filmato in cui l'Isis ha mostrato la decapitazione di James Foley. Nel video i miliziani avevano dichiarato che il destino di Sotloff sarebbe dipeso dalle future azioni del presidente Barack Obama.
Nel video Steven Sotloff appare con indosso una tuta arancione. Il video distribuito ha il titolo "Un secondo messaggio all’America". Oltre ad rivendicare la decapitazione dell’ostaggio americano Steven Sotloff, l’Isis minaccia anche di uccidere un ostaggio britannico che è nelle sue mani, David Cawthorne Haines.
"Sono tornato Obama, sono tornato per la tua politica estera arrogante verso lo Stato Islamico". Così riappare il boia soprannominato John il britannico nel video. "Pago il prezzo per la decisione dell’amministrazione Obama di attaccare obiettivi dell’Isis in Iraq": sono queste alcune parole pronunciate da Steven Sotloff nel video.
"Con ogni probabilità, Steven Sotloff non sarebbe stato ucciso oggi ma il 19 agosto insieme al collega reporter James Foley. Non solo. La la stessa sorte sarebbe toccata contemporaneamente all’ostaggio britannico, David Haines, minacciato di subire la stessa sorte nel video diffuso oggi della decapitazione di Sotloff": è quanto sostiene il Wall Street Journal che cita fonti dell’amministrazione Obama, secondo il quale il video sarebbe stato diffuso oggi solo per ragioni mediatiche degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Is) il cui obiettivo esplicito è fare pressione sul presidente americano per fermare i raid aerei sulle loro postazioni in Iraq, e da oggi anche sull’alleato britannico.
Nei giorni scorsi la madre di Sotloff aveva lanciato un appello video, diffuso dall'emittente al-Arabiya e sottotitolato in arabo, rivolgendosi direttamente al leader del gruppo islamista Abu Bakr al-Bagdadi e implorandolo di liberare il figlio.
"Invio questo messaggio a lei, Abu Bakr al-Bagdadi al-Quraishi al-Hussaini, califfo dello Stato islamico. Sono Shirley Sotloff. Mio figlio Steven è vostro prigioniero. È un giornalista che si è recato in Medioriente per documentare le sofferenze dei musulmani nella mani dei tiranni. Steven è un figlio, un fratello, un nipote, leale e generoso. Un uomo onorevole che ha sempre cercato di aiutare i deboli, come madre chiedo alla vostra giustizia di essere misericordiosa e di non punire mio figlio a causa di questioni su cui non ha alcun controllo. Vi chiedo di esercitare la vostra autorità per risparmiare la sua vita, seguendo l'esempio del profeta Muhammad che ha sempre protetto il popolo del Libro. Chiedo quello che chiede ogni madre, vivere per vedere i figli dei suoi figli. Vi supplico di concedemerlo", aveva detto la Shirley Sotloff.
"Un atto terrificante": così la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jennifer Psaki, ha commentato la notizia del video con la decapitazione di un secondo reporter americano da parte dell’Isis in Siria. Psaki conferma che si sta ancora valutando l’autenticità del video.
"Profondo sdegno e massima determinazione nella lotta contro la minaccia del fanatismo sono espressi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di fronte alle immagini diffuse in queste ore che mostrano la decapitazione del reporter americano Steven Sotloff.
538em;">Di fronte a un atto tanto raccapricciante, ci è sempre più chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie", ha sottolineato Renzi nella sua qualità di presidente di turno dell’Unione Europea."Un atto assolutamente disgustoso e spregevole". Così il premier britannico David Cameron.
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