Si era già espresso a favore nel 2012. Oggi Barack Obama torna sul tema, schierandosi apertamente con gli stati che già hanno riconosciuto le nozze gay: "Spero che la Corte suprema giunga alla giusta decisione", ha detto il presidente in una video intervista pubblicata su YouTube. "Le persone - è la tesi di Obama - dovrebbero essere trattate tutte nella stessa maniera".
Il presidente fa esplicito riferimento alla decisione della Corte sulle nozze fra omosessuali, legali in 36 Stati oltre al Distretto di Columbia, dove sorge Washington. Rompendo con la tradizione di respingere le istanze sui matrimoni dello stesso sesso, sempre considerato un tema di competenza dei singoli stati, lo scorso 16 gennaio i nove giudici della Corte hanno deciso di esaminare la questione. In particolare dovranno decidere se le nozze celebrate in uno Stato debbano essere considerate valide in tutto il Paese, cioè se siano - o meno - un diritto da proteggere attraverso la Costituzione. Il caso verrà esaminato ad aprile. La sentenza non dovrebbe arrivare prima di giugno.
Nell'ottobre scorso erano stati respinti i ricorsi contro i matrimoni gay presentati da cinque Stati - Virginia, Oklahoma, Utah, Wisconsin e Indiana - dove i tribunali di grado inferiore li avevano vietati.
538em;"> Con una sentenza della scorsa estate la Corte si era già espressa dichiarando incostituzionale il Doma (Defense of Marriage Act), e di fatto aprendo la strada ai matrimoni tra lo stesso sesso anche a livello federale. Ora, con l'esame del ricorso di quattro coppie omosessuali, potrebbe arrivare un nuovo riconoscimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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