All'inizio, il suo manifesto contava 240 pagine, poi ridotte a 74. Brenton Tarrant, autore degli attentati alle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, il suo piano di attacco lo aveva inviato, via mail, a istituzioni, media e alla premier Jacinda Ardern, dieci minuti prima della sua carneficina. Settanta destinatari in tutto, tra cui altri politici, come il leader del partito nazionale Simon Bridges e il presidente del Parlamento, Trevor Mallard.
Nella mail, Tarrant parlava dell'accaduto come di un fatto già compiuto e a rivelarlo è il sito del New Zealand Herald. Secondo quanto riportato da un portavoce del governo neozelandese, nello scritto l'uomo avrebbe spiegato le ragioni dell'attentato: "L'autore non scriveva che era quel che stava per fare. Non c'è stato modo di fermarlo".
Ad aprire il
messaggio, destinato ad Ardern, il suo ufficio e non lei stessa. Chi ha letto la mail avrebbe seguito la procedura standard, inoltrando la segnalazione alla Parliamentary Security che, a sua volta, l'avrebbe inviata alla polizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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