Sanzioni contro la Russia e sanzioni soggettive contro Vladimir Putin e Sergej Lavrov. È questa l'ultima decisione comunicata dalla Casa Bianca nelle scorse ore nell'ambito delle misure prese contro Mosca e contro l'azione militare intrapresa in Ucraina.
L'annuncio è arrivato dal portavoce della presidenza Usa, Jen Psaki. “Gli Stati Uniti si uniranno a Unione Europea e Regno Unito nel sanzionare il presidente Putin – ha dichiarato Psaki – il ministro degli Esteri Lavrov e i membri della squadra della sicurezza nazionale russa, mi aspetto che avremo dettagli più specifici nelle prossime ore”.
La scelta quindi è stata presa. Nei giorni scorsi il presidente Joe Biden aveva messo la firma sui documenti che sancivano le prime sanzioni contro Mosca. Misure però giudicate “blande” dal presidente ucraino Zelensky. L'aggravarsi della situazione e le decisioni già prese da Londra e dalla commissione europea hanno spinto anche la Casa Bianca ad agire con mano più ferma.
Il nuovo pacchetto di sanzioni non prevede soltanto misure contro aziende e società russe, ma anche sanzioni contro il presidente russo e il suo ministro degli Esteri. Putin e Lavrov, tra le altre cose, sono stati raggiunti anche dal divieto di ingresso negli Stati Uniti. Una misura quest'ultima che costituisce l'unica differenza con le sanzioni di Regno Unito e Unione Europea.
Per lo staff di Joe Biden, le nuove misure sanzionatorie costituiscono un duro colpo per la Russia e per la dirigenza politica di Mosca. Un modo per provare a isolare ulteriormente il Cremlino. Così come per rispondere in parte all'insofferenza di Zelensky, il quale ha accusato la scorsa notte la Nato di aver lasciato da solo il governo di Kiev.
“Il rafforzamento delle sanzioni – ha commentato non a caso su Twitter il presidente ucraino – l'assistenza concreta alla difesa e una coalizione contro la guerra sono appena stati discussi con Joe Biden. Grato agli Stati Uniti per il supporto all'Ucraina”.
Mosca: “Sanzioni a Putin? Segno di impotenza
Dal Cremlino si minimizza sulla situazione. La Russia ha sempre considerato ingiuste e provocatorie le sanzioni. “L'occidente ci sanzionerebbe a prescindere” è la frase più ripetuta da Vladimir Putin alla vigilia dell'attacco. Per molti analisti Mosca ha già da tempo previsto l'eventuali di nuove sanzioni e le decisioni da prendere per neutralizzarne l'effetto negativo.
“Le sanzioni contro
il presidente Putin – è stato il primo commento russo alla notizia delle nuove sanzioni – e il ministro degli Esteri Lavrov sono un esempio e una dimostrazione dell'impotenza assoluta degli occidentali”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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