Riunito in una sessione di emergenza iniziata alle 20:00, il consiglio europeo ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia e la Bielorussia. Ad annunciarlo sono state fonti di Bruxelles, secondo cui i leader dei 27 Paesi dell'Ue hanno raggiunto un accordo per imporre ulteriori sanzioni soprattutto a Mosca.
Una scelta figlia ovviamente dell'attacco partito la notte scorsa contro l'Ucraina. I capi di Stato e di governo sono arrivati nella capitale belga nel tardo pomeriggio. Per tutti loro la giornata odierna è stata convulsa. La notizia del via agli attacchi ha contrassegnato le ultime ore di attività governativa. Vale per l'Italia, da cui il presidente del consiglio Mario Draghi è partito dopo aver espresso condanna per l'attacco della Russia, così come per gli altri Paesi.
Il via libera alle nuove sanzioni è arrivato poche ore dopo la conferenza stampa di Joe Biden in cui il capo della Casa Bianca ha annunciato a un pacchetto di provvedimenti volti a danneggiare l'economia russa.
L'Europa è voluta andare nella stessa direzione di Washingon. “Queste sanzioni riguardano il settore finanziario – si legge nella nota finale del consiglio Ue – i settori dell'energia e dei trasporti, i beni a duplice uso, nonché il controllo delle esportazioni e il finanziamento delle esportazioni, la politica dei visti, elenchi aggiuntivi di cittadini russi e nuovi criteri di inserimento nell'elenco”.
Le nuove sanzioni sono arrivate, tra le altre cose, due giorni dopo lo stop al Nord Stream 2 decretato dalla Germania. Fino ad adesso la più importante misura in tal senso presa dal Vecchio Continente e che rischia di limitare le forniture di gas all'Europa.
“Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte preparate dalla Commissione e dall'Alto rappresentante – si legge ancora nella nota redatta dai capi di Stati e di governo dei 27 – Il Consiglio europeo chiede la preparazione e l'adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguarderà anche la Bielorussia”.
Minsk è stata considerata corresponsabile con Mosca dell'attacco all'Ucraina. Questo perché i soldati russi sono entrati nel nord del Paese, lungo la direttrice per Kiev, dal territorio bielorusso. Il presidente Lukashenko nei giorni scorsi ha assistito con Putin alle esercitazioni militari che hanno di fatto preceduto gli attacchi da parte russa. Da qui dunque il dito puntato contro Minsk e le sanzioni che a breve potrebbero coinvolgere anche alte sfere della politica bielorussa.
Il consiglio europeo è durato diverse ore. Il presidente del consiglio, Charles Michel, lo aveva annunciato. “Ci riuniremo in una seduta straordinaria – ha dichiarato nel pomeriggio – e non sarà breve”.
Un passaggio importante è stato dedicato alla condanna dell'azione russa. Il Consiglio europeo crede fermamente che l'uso della forza e della coercizione per cambiare i confini non abbia posto nel 21mo secolo – si legge nella nota – Tensioni e conflitti dovrebbero essere risolti esclusivamente attraverso il dialogo e la diplomazia”.
“L'Ue – prosegue il documento finale – continuerà a cooperare strettamente con i vicini e ribadisce il suo fermo sostegno e il suo impegno nei confronti della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e della Repubblica di Moldova.
Continuerà un forte coordinamento con partner e alleati, in seno all'Onu, all'Osce, alla Nato e al G7”.Alla riunione si è collegato in videoconferenza anche il presidente dell'Ucraina Zelinsky. A quest'ultimo il consiglio ha espresso “lodi per il coraggio del popolo di Kiev”.
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