Oh my God che botta

Gran Bretagna choc: lascia l'Unione europea. Ed terremoto Brexit sul Vecchio Continente. Panico sui mercati

Oh my God che botta

La storia che si ripete. La Gran Bretagna non ci sta e sfida tutta l'Europa finita sotto una nefasta influenza tedesca. «Perfida Albione», la definiva Mussolini rispolverando una definizione del Settecento che puntava il dito contro l'arroganza e la spregiudicatezza politica degli Albioni, nome latino dei bretoni. Da ieri il regno di Sua Maestà la Regina Elisabetta non fa più parte dell'Europa, con tutte le conseguenze economiche, politiche e storiche che questo comporta. Un disastro, il nostro 11 settembre, la fine dell'Europa, secondo alcuni; una grande opportunità, una svolta salutare per loro e per noi secondo altri. Solo il tempo potrà dire. Per ora hanno parlato i sudditi del Regno che a maggioranza 52 a 48 per cento hanno detto sì alla secessione. Decisivi sono stati i voti degli over sessanta, degli abitanti delle campagne e delle città operaie che hanno messo nelle urne un milione di voti in più dei giovani e delle fasce borghesi medio alte che popolano Londra e le grandi città, contrari alla separazione.

I conti sono presto fatti: un milione di agricoltori e operai, probabilmente già in pensione, dalle campagne inglesi ha condizionato per sempre la vita di 600 milioni di cittadini europei e la storia di un continente. Tecnicamente questo si chiama democrazia, e va rispettato, ma la sproporzione dei numeri è tale che qualche dubbio sulla validità del suffragio universale ci sta. Adesso dicono che hanno vinto paura e populismo di un pugno di zoticoni. La verità è che ha perso l'arroganza e l'immobilismo di una classe dirigente, dalla Merkel a Renzi, simile a Maria Antonietta, la regina di Francia che sulla fine del Settecento, udendo dal suo palazzo dorato le proteste dei cittadini affamati pronunciò la famosa frase: «Se non hanno più pane, che mangino brioche». Fu la scintilla che diede avvio alla Rivoluzione francese, una barbarie che vista con il senno di poi fu lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo mondo e innescò la storia dei popoli liberi.

Brexit non è una barbarie ma certo è un grosso trauma che potrebbe ripetersi ovunque. È la rivolta contro le politiche di austerità dei Mario Monti, è il ributtare in faccia a Renzi l'elemosina degli ottanta euro con i quali pensava di aver comperato consenso e voti, è dire basta all'immigrazione non più compatibile. Ieri in tv, e persino in redazione, ho visto facce spaventate. A me non spaventa Brexit. Mi preoccupa visto in che mani sono - l'efficacia delle contromisure che sapremo mettere in campo.

Perché noi, a differenza degli inglesi, oltre a non avere un ex impero al quale rivolgerci, abbiamo un problema grande come una casa che si chiama Euro, con il quale ci ingabbiano e ricattano. Ma resto ottimista. Perché Albione sarà anche perfida, ma è grazie a lei se già più di una volta nella storia l'Europa si è salvata da guai ben peggiori della brutta stagione che stiamo vivendo.

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