Ora Obama corteggia l'elettorato rosa: "Basta donne pagate meno degli uomini"

A quattro giorni dalle elezioni di Midterm, il presidente Usa si gioca la carta delle donne: "Basta donne pagate meno degli uomini"

Ora Obama corteggia l'elettorato rosa: "Basta donne pagate meno degli uomini"

"Anche se siamo nel 2014, ci sono donne che ancora guadagnano meno degli uomini per fare lo stesso lavoro. E in questo Paese non ci possono essere cittadini e lavoratori di seconda classe". Nel tradizionale messaggio del sabato alle famiglie, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha lanciato un appello all'elettorato femminile a quattro giorni dalle elezioni di Midterm.

Ultimi giorni di campagna elettorale negli Stati Uniti. Repubblicani e deemocratici si giocano tutto in vista del voto di Midterm di martedì prossimo per eleggere i 435 membri della Camera e un terzo del Senato. Il voto serve anche a rinnovare le assemblee elettive dei singoli Stati ed eleggere 36 governatori. Nei rispettivi discorsi pubblicati via internet e radio, Obama ha sottolineato la crescita economica registrata nel corso dei suoi mandati e ha chiesto di parificare gli stipendi delle donne a quelli degli uomini proprio mentre il leader repubblicano al Senato Mitch McConnell sferrava un duro attacco all'amministrazione. Entrambi si sono detti d'accordo su un punto: i salari dei cittadini sono ancora troppo bassi. Su questo tema Obama ha accusato il Congresso di non agire su misure come il salario minimo, mentre McConnell ha puntato il dito contro il presidente sostenendo che le politiche degli ultimi anni hanno fallito.

"Le donne devono avere una paga equa e devono avere le stesse possibilità di successo sul lavoro: rappresentano oggi la metà della nostra forza lavoro", ha spiegato Obama sottolineando come "le donne meritano di potersi mettere in aspettativa per prendersi cura dei nuovi figli, di un genitore malato, o prendersi di giorni di malattia". "Le donne che aspettano un bambino meritano di essere trattate in maniera equa - ha continuato il presidente degli Stati Uniti - ancora oggi possono essere licenziate per prendersi troppe pause, o vengono costrette a prendersi aspettative non retribuite. Questo è sbagliato, e abbiamo il dovere di scegliere politiche che assicurino che le donne in attesa di un bambino vengano trattate con dignità e rispetto". Obama ha accusato apertamente il Congresso non aver mai voluto, in sette anni, varare l'aumento del salario minimo a 10 dollari e 10 centesimi. Un aumento di cui beneficerebbero 28 milioni di lavoratori, più della metà donne. "Queste sono le politiche di buon senso che dovrebbero essere portate avanti", ha concluso rivendicando i successi in economia dopo la grande crisi. "In tempi difficili - ha ribattuto McConnell - il popolo americano si aspetta una leadership reale da Washington. Ciò di cui non hanno bisogno sono le idee impraticabili che spesso peggiorano i problemi".

Anche se il nome di Obama non compare sulle schede elettorali, la sua figura rimane centrale in vista del voto. I repubblicani hanno cercato di puntare tutto sul malcontento nei confronti del presidente, soprattutto negli Stati dove hanno la maggioranza. Se molti candidati democratici hanno cercato di prendere le distanze dal numero uno della Casa Bianca, Obama è stato "arruolato" per mobilitare gli elettori attraverso comizi elettorali nell'ultima settimana o spot radiofonici, mail e messaggi via internet. McConnell, invece, ha attaccato l'amministrazione sugli ultimi sei anni al potere.

"I democratici hanno avuto la possibilità di approvare quasi tutto ciò che la loro ideologia permetterebbe - ha affermato - ma sono passati sei anni e le loro politiche non hanno fatto muovere il Paese". Ma il Gop controlla la Camera dal 2011.

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