La pagella di al Baghdadi: da giovane odiava l'inglese ma amava la legge islamica

Dopo le superiori, la laurea in giurisprudenza. Poi, anziché dedicarsi alla legge, ha deciso di dedicarsi al terrore e alle decapitazioni

La pagella di al Baghdadi: da giovane odiava l'inglese ma amava la legge islamica

Forte in matematica e geografia, ma piuttosto mediocre in inglese. Ecco la pagella della scuola superiore dell'alunno Ibrahim Awad Ibrahim. Un nome che di primo acchito potrebbe non dire granché. Ma si tratta dell'uomo divenuto ora noto in tutto il mondo come Abu Bakr al Baghdadi, il sanguinario e violentissimo Califfo che guida l'autoproclamato Stato islamico.

Il documento è stato ritrovato e reso pubblico dall'emittente tedesca Ard e ripreso dal Washington Post, ma a confermarne l'autenticità - a condizione di anonimato - è stato un funzionario del Dipartimento dell’istruzione di Samarra, la città a nord di Baghdad dove è nato l'Isis, e che ha affermato di aver visto l’originale del certificato. La foto nella parte superiore mostra un giovane con le sopracciglia folte e una sorprendente somiglianza al leader dello Stato Islamico. Secondo la pagella, al Baghdadi si è diplomato nel 1991, a 19 o vent'anni, età non insolita in Iraq, dove agli studenti viene fatto ripetere l’anno se non ottengono la sufficienza in una materia. Così come sarebbe successo a lui.

Secondo la pagella della scuola superiore di Samarra, il leader dell’Isis andava bene in matematica, dove poteva vantare un punteggio quasi perfetto. Se la cavava piuttosto bene anche in geografia, lingua araba ed economia, dove è accreditato rispettivamente del 90%, 81% e 80% di risposte giuste nei test. Zoppicava invece in inglese, raggiungendo solo il 57%, poco più della sufficienza. La sua condotta invece viene definito "buona".

Nel documento si legge che dopo aver completato le superiori, al Baghdadi avrebbe scelto di frequentare la facoltà di legge islamica all’università di Baghdad, dove in effetti in seguito ha ottenuto un dottorato di ricerca.

Poi però, invece di guardare a un futuro in campo legale, ha preferito dedicarsi ad altro: fino a issarsi alla guida dei fanatici dello Stato Islamico che in questi mesi fanno inorridire il mondo con tra decapitazioni e uccisioni di massa.

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