Questa mattina, in Francia, un uomo con un coltello, si è lanciato contro alcuni poliziotti. L'aggressore è morto durante l'attacco armato alla prefettura di Parigi, ucciso dalle forze dell'ordine con colpi d'arma da fuoco. All'inizio, in base anche a quanto riportato da Le Parisien, gli aggressori all'interno della Prefettura della capitale francese sembravano essere due.
Chi era l'aggressore
Secondo quanto aggiunto da Le Figaro, le persone attaccate sarebbero state cinque e due persone sarebbero rimaste ferite gravemente. In base a quanto riportato da una fonte al quotidiano francese, l'aggressore era un agente amministrativo e alla base del suo gesto potrebbe potrebbe esserci un regolamento di conti legato a una questione sentimentale. Poco dopo l'attacco, la stazione della metropolitana Cité è stata fermata sulla linea 4. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, e il ministro dell'Interno, Chrisophe Castaner, hanno raggiunto il luogo della strage.
La dinamica dell'attacco
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l'autore si chiamava Mickael Harpon, era sordomuto ed era nato nel 1974 a Fort-de-France, in Martinica. Si era convertito all'islam 18 mesi fa, insieme alla moglie, e a renderlo noto è l'emittente francese Bfmtv. Intorno alle 13 ha lasciato il proprio ufficio, ha impugnato un coltello in ceramica ed è salito al piano superiore, dove è iniziata la strage. Poi è sceso e ha ucciso altri due poliziotti, probabilmente nelle scale. L'ultimo agente è stato ammazzato nel cortile.
Per Le Parisien, in queste ore, il numero dei morti dell'aggressione è salito a cinque (compreso l'autore dell'aggressione). Nel pomeriggio, la polizia ha perquisito la casa dell'omicida e la compagna dell'uomo è stata fermata. La notizia ha avuto conferma anche dal procuratore di Parigi, Remy Heitz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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