Il partito di un generale mette a rischio la vittoria di Netanyahu

Per il momento, l’ex capo di Stato maggiore della Difesa non ha fornito ai media molti dettagli del programma elettorale della sua formazione politica e non ha neanche chiarito se intende partecipare alle elezioni all’interno dello schieramento di centrosinistra o in quello di centrodestra

Il partito di un generale mette a rischio la vittoria di Netanyahu

In Israele, la campagna elettorale in vista delle consultazioni dell’aprile 2019 ha di recente registrato la “discesa in campo” di un nuovo avversario del premier uscente Benjamin Netanyahu: Benny Gantz, generale con una lunga esperienza nel contrasto agli Hezbollah libanesi.

Quest’ultimo, 59 anni, ha infatti fondato in questi giorni un partito denominato Hosen Israel (“La resilienza di Israele”) e ne ha abbozzato le priorità: “preservare il carattere ebraico e democratico del Paese” e “ribaltare la strategia sviluppata dai precedenti governi in politica estera e in ambito militare”. Per il momento, Gantz, dal 2011 al 2015 a capo dello Stato maggiore della Difesa, non ha fornito ai media ulteriori dettagli del programma elettorale della sua formazione politica e non ha neanche chiarito se intende partecipare alle elezioni all’interno dello schieramento di centrosinistra o in quello di centrodestra.

Ciononostante, i sondaggi realizzati nello Stato ebraico all’indomani della presentazione del nuovo partito attribuiscono al militare percentuali di consenso “sorprendenti”. In base alle ultime indagini demoscopiche, infatti, Hosen Israel sarebbe “distanziato di pochi punti” rispetto alla formazione politica attualmente in testa nelle intenzioni di voto, ossia il Likud del premier conservatore uscente Netanyahu. Gli analisti sostengono che il movimento di Gantz dovrebbe ottenere, all’interno della Knesset, “almeno 15 seggi” su 120, divenendo così il secondo gruppo parlamentare. Il partito di Netanyahu, invece, attualmente in testa nei sondaggi, non dovrebbe conseguirne più di “30”.

I ricercatori hanno però precisato che il sostegno popolare nei confronti dell’ex capo delle forze armate sarebbe “in costante aumento” e che un “sorpasso” di quest’ultimo ai danni del leader conservatore potrebbe “facilmente verificarsi” nei prossimi mesi. Di conseguenza, il militare è stato subito presentato dalla stampa liberal come “l’unico sfidante in grado di mettere fine allo strapotere del Likud”.

Oltre a Gantz, alle elezioni di aprile parteciperà anche un altro generale: Moshe Ya'alon.

Costui, ex ministro della Difesa, ha infatti recentemente dichiarato di avere fondato una propria formazione politica, ma non ne ha ancora rivelato il nome e il programma. Egli ha comunque assicurato di volere “scendere in campo contro Netanyahu”.

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